Ho imparato a godere in maniera diversa
Data: 04/10/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Bsx_lugano, Fonte: Annunci69
Ero convinto che guardare un film porno insieme, un sano esibizionismo e fare l’amore ovunque fosse simbolo di persona dalle “larghe vedute”. Quanto mi sbagliavo!
Eravamo al termine di una splendida serata organizzata da Anita per festeggiare i miei 50 anni. Ci baciammo a lungo sull’uscio di casa, come due innamorati e capii che non è sarebbe finita lì.
C’era empatia, sentimento, eros: entrammo e lei iniziò uno spogliarello da togliere il fiato; un capo dopo l’altro, lasciandoli cadere con grazia a terra, creando una striscia di indumenti che portava alla camera da letto. Il suo corpo era meraviglioso coperto solo da autoreggenti, string nero trasparente coordinato con il reggiseno. Il suo collo lungo nascosto dai lunghi capelli neri aveva una fascetta in pizzo nero esaltava a quella visione da capogiro.
" Ho una sorpresa. Ti fidi?" sbottò.
“Certo”, replicai.
Poi di nuovo, in modo decisamente malizioso "Ti fidi davvero fino in fondo?"...
Annuii, ma forse più per convenienza e anche per incoscienza.
Mi ritrovai in pochi secondi sul grande lettone, bendato con una fascia di morbidissima seta nera ed immobilizzato a polsi e caviglie.
Anita si assicurò che io non potessi vedere ed iniziò una tortura erotica: bacetti, pizzicotti, piccoli morsi. Lasciai fare a lei che è maestra in queste cose e davvero molto fantasiosa.
Fantasticavo ed ascoltavo tutte le emozioni che il mio corpo era in grado di comunicarmi: la privazione della vista amplificò tutte le ...
... sensazioni.
Il mio corpo nudo tremava e godeva di tutte quelle attenzioni.
La sua bocca sfiorò la mia; le sue labbra carnose, calde e morbide si appoggiarono alle mie e la una lingua liscia e delicata si fece strada solleticando la mia con timidezza.
L’atmosfera divenne rovente e difficilmente avrei sostenuto tutta la tensione erotica accumulata.
Le carezze sembravano non finire; più giù, più giù… lo desiderai con ardore e si realizzò: il mio membro rigido era schiavo della sua bocca.
“Sei brava, ma oggi stai oltrepassando qualsiasi aspettativa, Anita!”: parole che sussurrai senza nemmeno pensarci. Era proprio così.
E’ sempre stata una vera maestra nel far godere l’altro: la tensione erotica cresceva di secondo in secondo… Le sue labbra accolsero il glande caldo e pulsante di piacere fino in gola, fino a toglierle il respiro.
Incredibile l’appagamento della sua lingua che solleticava la pelle liscia dei testicoli: così avvolgente, così calda.
L’eccitazione divenne incontrollabile: la benda aveva effettivamente svolto un ruolo decisivo. Il pene teso era completamente immerso nella sua abile bocca.
Sentii una voce all'orecchio: “Sorpresa!”, e nel contempo mi tolse la fascia dagli occhi e mi slegò polsi e caviglie.
Sorpresa? In che senso? Realizzai che c’era un’altra persona nella stanza, e che non era Anita regalarmi tutto quel piacere.
Abbassai lo sguardo e... Luca: il mio migliore amico!
Non riuscii a credere che il mio migliore amico mi ...