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    Data: 04/10/2019, Categorie: Erotici Racconti, Racconti Erotici, Sensazioni Autore: nadiagang69, Fonte: RaccontiMilu

    ... in ufficio ed alcuni colleghi italiani che erano nello stesso albergo dove alloggiavo io arrivano allo stesso momento in TAXI e mi guardano un po’ invidiosi sia per la macchina che per la compagnia. Entriamo nell’edificio e Pauline mi scorta al suo ufficio, “puoi lasciare qui la tua borsa, andiamo alla sala riunioni che prima dobbiamo passare a prendere il proiettore”. La giornata si svolge come previsto, le modifiche sono apprezzate e ci vengono suggerite ulteriori piccole variazioni. In mensa siamo soli, io non parlo di quanto è successo e lei fa lo stesso, solo un piccolo accenno quando mi dice “io ho dormito benissimo, ero molto rilassata e tu?” le rispondo che il letto era molto confortevole e lui fa la faccia indignata ma ride. Sono le 16 le riunioni sono finite ho il volo alle 18 e Pauline si offre di portarmi in aeroporto mentre i colleghi che avevamo visto al mattino sono già partita con il taxi da almeno 10 minuti, li sorpassiamo durante il tragitto, faccio il check –in quindi mi metto al bar a godermi una birra con una feta di quel wurstel particolare che è tipico di Monaco. Il volo fortunatamente è puntuale ma a Malpensa Pauline non c’è, mancano pochi minuti e dato che devo prendere poi il treno dalla centrale rifiuto l’offerta dei colleghi di dividere il taxi e prendo il Malpensa express. Il mio treno dalla centrale parte alle 21, non è diretto e dovrò cambiare, non è un problema, mia moglie mi telefona e mi dice se ho piacere se mi viene a prender alla stazione ...
    ... dove dovrei cambiare, le rispondo di si e che è molto gentile. Sul treno, quasi deserto, solo qualche pendolare mi siedo e dopo pochi minuti arriva Paola una compagna di viaggio che fa dei turni strani di lavoro. E’ una tipa strana 40 anni un fidanzato da 20 di cui non le frega nulla e con il quale si cornificano a vicenda. Si siede di fronte a me. Comincia il discorso con “ti piaccio?”. Ha una camicetta bianca strizzata sulla 4 abbondante di seno ed una gonna al ginocchio con uno spacco assassino, accavalla le gambe e mostra che indossa calze a rete autoreggenti. “Sono in ritardo perché ho aspettato Ubaldo in albergo per due ore e lo stronzo non è venuto, mi ero messa tutta carina, nemmeno una telefonata. Lo ho chiamato 10 volte e quando finalmente mi ha risposto mi ha detto che si era scordato, che era andato a giocare a calcetto con gli amici e che adesso era stanco, di andare pure a casa”. Mentre lo dice vedo che è incazzata come una iena. Intanto il treno parte, abbiamo 40 minuti prima di raggiungere la stazione dove scenderemo, lei sarà arrivata ed io troverò mia moglie. L’occhio mi cade più volte sullo spacco e sulle calze che mostra, lei mi guarda e mi dice “allora non sono da buttare?”, “Certo che no” le rispondo. Mi prende per mano e va verso il bagno. Cosa sta succedendo mi è chiaro, la giornata di riposo scopereccio mi ha fatto ricaricare le batterie, le sue tette le avrei voluto palpeggiare da tempo e decido che farò filotto. Entrati in bagno mi mette le mani sul ...
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