Mi piace guardare – parte seconda
Data: 03/10/2019,
Categorie:
Etero
Lesbo
Trans
Sesso di Gruppo
Autore: 1948, Fonte: RaccontiMilu
Dopo quel giorno in cui c’era stata la rivelazione del sesso reale di Rosa che mi ha sorpreso non poco, con lei ci siamo viste in città tantissime volte e la sua camera da letto, così come la mia erano diventate abituali per noi due. Insieme abbiamo fatto coppia tante volte e molte persone, si maschi che femmine, l’hanno ammirata per le sue enormi tette esposte affinché facessero pettegolezzi ed illazioni. Insieme siamo andate anche a delle feste dove altre trans hanno fatto degli show esponendo il loro preziosissimi cazzi. Si trattava sempre di escort o di prostitute che per l’occasione erano ben pagate. In ogi caso si è trattato di ragazze per bene che pur nell’allegria più sfrenata non hanno fatto casini e tantomeno, a quanto mi è stato dato a veder, non hanno fatto girare droga. “perché non facciamo una festa tutta nostra?” ho chiesto a Rosa e lei inaspettatamente ha approvato l’idea rispondendomi “Però deve essere presente Cliff” “E chi è Cliff?” “Oh, non lo conosci ancora? Se non te l’ho mai presentato, allora questa è l’occasione buona!” ha concluso sorridente con un pizzico di malizia. Fino al giorno della festa abbiamo continuato a fare sesso come sempre anche se quando lei non era con me diceva di andare a lavorare, cioè a scopare e farsi scopare oppure fare film porno. Lui, da americano, non parlava bene l’italiano però il giorno della festa mi è piaciuto dal momento in cui Rosa me lo ha presentato e fin da subito ho trovato una affinità cosiddetta a pelle. L’ho ...
... trovato simpatico e affascinante. Era un attore in film pornografici importanti, nero di pelle e sembrava molto serio ed equilibrato nel modo di parlare senza eccedere in niente e non usava il solito linguaggio che è comune sui set cinematografici. Aveva un sorriso pronto, labbra sensuali e occhi marroni in cui una donna ci si potrebbe perdere e direi anche di più: mi ha fatto sentire le formiche nella figa. Con il progredire della serata mi è diventato chiaro che lui e Rosa avevano più che una relazione professionale. Infatti piccoli tocchi, il modo in cui condividevano le battute, il modo in cui la mano si è posata sul suo braccio solo per un attimo più di quanto fosse semplicemente solitamente consentito in una amicizia per quanto profonda, mi hanno suggerito che si erano divertiti a scopare non solo in un set cinematografico ma anche nel letto di lei e probabilmente si stavano ancora godendo il sesso. Non ero gelosa poiché la mia relazione con Rosa non era in alcun modo esclusiva. Mi ritenevo sua grande amica e insieme a Rosa facevamo sesso fantastico ogni volta che entrambe ci sentivamo eccitate. Tra di noi non c’era altro se non che sesso ma stavamo bene insieme anche se vivevamo nella stessa casa. Lei lavorava scopando ed io in negozio. Il giorno di quella festa noi tre ci siamo goduti una bella serata, piena di facili risate con cenni di flirt, buon cibo e dell’ottimo vino fino a quando Rosa ha spazzato via i piatti dal tavolo e ci ha offerto un brandy a testa. Le ...