1. Una storia che va raccontata – Prima Parte


    Data: 02/10/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Autore: jennifergaba, Fonte: RaccontiMilu

    ... nuovamente il mio territorio.
    
    Feci alcuni passi indietro per guardare la scena nel suo insieme, lei che passava da una lingua all’altra, tra due uomini che se l’erano appena scopata. Attorno a lei alcuni uomini stavano succhiando il cazzo ad altri uomini, altri si stavano pulendo dopo aver sborrato e tutto sembrava così, giusto.
    
    Sul tragitto chiamai il cornuto, gli dissi che avevo avuto un contrattempo e che dovevo correre a casa e se poteva passare a prenderla da me. Si offrì ben volentieri, dispiaciuto del fantomatico imprevisto.
    
    Lo chiamai che eravamo già a casa, lei si era fatta una doccia e in quel momento mi stava succhiando il cazzo. Su sua idea, voleva tornare a casa con la mia sborra in culo.
    
    -tra 10 minuti sono li! ciao!
    
    -Schiava hai 10 minuti
    
    Si appoggiò alla finestra di casa in modo da poter guardare fuori, vestito alzato, culo oscenamente aperto.
    
    -Padrone, fammi l’onore di ricevere la tua sborra in culo
    
    E così fu. La inculai con violenza, passione, rabbia. Le mie mani vagavano sul collo, sui seni, sulla figa, mentre entravo ed uscivo dal culo.
    
    -Padrone non smettere ti prego è arrivato ahhhhh
    
    -Vieni ora o mai più
    
    Aumentai i colpi, profondi e decisi a prendermi tutto il culo che potevo, per spingerle la sborra in fondo.
    
    -Si padrone ecco vengo!! cazzo sii vengo con i tuoi schizziii cazzooo
    
    Con un grugnito e affondando le mani nei suoi fianchi con ancora più decisione, diedi gli ultimi colpi mentre il suo sfintere andava a ...
    ... rilassarsi.
    
    Prese il perizzoma tra le sue gambe e lo infilo tutto nel culo.
    
    -Così non esce niente! Vado Padrone!
    
    Quella fu una delle ultime volte che la vidi andar via con un’altro. Quindici giorni dopo lei gli avrebbe detto che non lo amava più e avrebbe fatto le valige, ponendo fine a quella relazione troppo normale per lei.
    
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    Fu chiaro per entrambi che eravamo si Padrone e Schiava, ma qualcosa ci stava legando sempre di più. Venne naturale per lei trasferisi da me, imbastendo una vita di coppia basata sul rapporto Padrone e Schiava, vissuto tutto il giorno, tutti i giorni con totale e assoluta libertà.
    
    Vivemmo in quell’appartamento per circa 6 mesi, prima che per motivi lavorativi mi chiesero di trasferirmi nel nord.
    
    In quei 6 mesi vivemmo in modo appagante la nostra sessualità, scoprendo che in 30 anni d’amicizia non ci eravamo realmente conosciuti. Eravamo una coppia BDSM, ma c’era la voglia di essere anche una coppia vera e propria, quindi conoscersi, trovare i nostri equilibri e capire come gestire le pulsioni sessuali che erano forti in entrambi. In effetti non era raro tornare a casa e trovarla con un dildo in figa davanti ad un porno, come non era raro vedere me davanti ad un porno a farmi una sega.
    
    Lei scoprì che frequentavo un sito di camgirl, uno dei più famosi (dai quello col numero). Le spiegai che, fuori dagli scopi prettamente sessuali, c’era una comunità di persone unite dalla voglia di sentirsi libere di vivere e condividere la ...
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