1. Una storia che va raccontata – Prima Parte


    Data: 02/10/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Autore: jennifergaba, Fonte: RaccontiMilu

    ... notte.
    
    Passammo le due ore seguenti a ricomporci, rinfrescarci, rifocillarci e rilassarci con una bottiglia di vino.
    
    Decisi che avrei lasciato il resto del pomeriggio a loro, Paolo era un bravo ragazzo e a Margherita l’idea di essere la sua nave scuola non le dispiace.
    
    Colsi l’occasione per fare alcune commissioni e un po di spesa per la cena. Stavo prestando la mia Schiava ad un’atro Padrone, avevo totale fiducia in entrambi. Ero tranquillo. Era normale.
    
    Tornai a pomeriggio inoltrato, quando entrai i gemiti e le grida di piacere riempivano l’appartamento. Erano passate quasi 4 ore, ma lascena che mi si parò davanti gli occhi, mise a dura prova ogni proposito per la serata che avevo fatto.
    
    In un 69 furioso la mano di Paolo era tutta la nella figa della Schiava, oscenamente aperta e fradicia. Il viso di paolo era stravolto dal piacere, visto che 4 dita di lei erano nel suo culo a stimolare la prostata in modo continuo, il cazzo era ormai un pezzo di carne enerme che colava liquidi. Il culo aperto e rosso, il lenzuolo sporco in modo indecente. Pura passione, pura voglia di godersi.
    
    -Fate schifo. Siete bellissimi
    
    Si destarono da quell’orgasmo senza fine. Ansimanti, sconvolti. Fu lei la prima a parlarmi
    
    -Padrone, l’ho sverginato in ogni modo, mi ha usata come tu mi hai ordinata. Ti prego, dammi il tuo cazzo.
    
    Aveva permesso di farsi usare in quel modo, solo per avere il cazzo del suo Padrone.
    
    -No, non oggi. Non in questa città.
    
    Perentorio, ...
    ... cercando di mostrare convinzione vista la voglia che avevo di prenderla, mischiando la mia sborra alla sua. Passarono un’ora sotto la doccia, abbracciati a lavarsi a vicenda, non avevano le forze di fare altro.
    
    Dopo cena dissi a Paolo che sarebbe toccato lui stare sul divano stasera. Non avrebbe potuto assistere a quello che sarebbe accaduto, ma sarebbe dovuto entrare se avesse sentito la parola Natale. Era la parola di sicurezza e questo agitò la Schiava.
    
    -Padrone, cosa hai intenzione di fare?
    
    -Di farti male.
    
    -Si padrone.
    
    Chiusi la porta dietro di me ed esegui il mio rituale.
    
    -Indossa la maschera e metti le mani dietro la schiena.
    
    Legai con una corda i polsi, la stesi sul letto e mi posizionai vicino a lei. Unsi il suo corpo con dell’olio, ed iniziò a gemere
    
    -La cera padrone.
    
    Come mai prima d’ora.
    
    Avevo messo sul fuoco un pentolino a bagnomaria, dentro avevo sciolto una decina di candele. Portai il pentolino in camera ed usando un mestolo, iniziai a versarlo sul corpo della Schiava.
    
    -AHHHHHHHHH BRUCIAAA
    
    -lo so
    
    -FA MALE PADRONE FA MALEEEE CAZZO FA MALEEEEE
    
    Un’altro mestolo sulle gambe. Urla.
    
    Un mestolo sul seno destro. Iniziò a piangere dal dolore.
    
    Continuai così, mestolo dopo mestolo, fino a quando non fun terminata la cera.
    
    Piangeva, si contorceva, sicuramente in alcuni punti la cera aveva ustionato leggermente la pelle, nulla che non sapesse già come gestire.
    
    -Vuoi terminare?
    
    -NOOO PADRONEEE NOOO
    
    Lo disse piangendo, ...
«12...171819...»