Le avventure di un pizzaboy - 02 - la festa cmnm
Data: 01/10/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Oduardo, Fonte: Annunci69
-Stai attento a queste!- mi gridò il capo tutto nervoso. Era una di quelle sere in cui c'era molto da fare. Tante di quelle richieste che ovviamente lui nel giro di pochi secondi passava da un umore vagamente normale ad un ansioso in preda al panico. Il peggio.
Ovviamente per questo motivo dovevo continuamente correre come se il tempo stesse scorrendo almeno ad una velocità raddoppiata rispetto alla norma.
Tutto quello stress generale in pizzeria ricadeva su di me. Ero ancora l'ultimo arrivato, motivo per cui ero sempre quello su cui far ricadere la responsabilità qualsiasi cosa accadesse. E questo accadeva anche quando era più che evidente che io non avevo nulla a che vedere con il problema sorto.
Dopo il mio primo giorno in cui ero riuscito a farmi succhiare il cazzo da un uomo di 50 anni, non era successo più nulla di eccitante. Stavo ancora perdendo la voglia di continuare con quel lavoro. Le condizioni non era il massimo, la paga era forse anche al di sotto del minimo sindacale, e le relazioni con i colleghi erano un continuo alto e basso.
Quella che stavo per fare era l'ultima consegna. Si trattava di quattro pizze in una zona della città molto frequentata e per questo trafficata. Come minimo avrei impiegato un venti minuti buoni per andare e tornare. Ma ovviamente questo non interessava a nessuno: dovevo impiegarci la metà del tempo.
Siccome quella sensazione di ansia continua mi si era appiccicata addosso ed avevo voglia di andare a casa il prima ...
... possibile, feci l'impossibile per cercare di metterci meno tempo. Presi una scorciatoia, una strada che pur essendo più lunga rispetto a quella indicatami dal navigatore, era però sgombra. Ci misi veramente cinque minuti. Per fare ciò ovviamente dovetti andare più veloce del previsto, e fingere che qualche semaforo rosso in realtà fosse giallo. Non dovevo lo so. Ma non me ne fregava nulla.
Suonai il campanello almeno tre volte prima di ottenere una risposta. Salì al piano indicatomi ed entrai nell'appartamento.
Quattro ragazzi bruni, molto simili tra di loro, mi accolsero con un urlo di gioia piuttosto imbarazzante. Non mi ci volle molto per capire che erano ubriachi.
La prima cosa che fecero fu controllare che le pizze erano ai gusti giusti. In realtà, come capì più tardi, era solo un pretesto per prendere tempo.
Nel momento in cui dissi il conto mi invitarono a stare un po' con loro. Stavano giocando a Just Dance sulla playstation. Ovviamente non avevo tutto quel tempo, ma riflettendo che avevo veramente messo meno tempo del previsto pensai "Ma sì! Che me ne frega! Dirò che c'era molto traffico!"
Mi posizionai sul tappetino davanti alla tv e cominciai a replicare le mosse che il gioco mi diceva di fare. Non sapevo e non so tutt'ora che canzone fosse, era semplicemente orribile. Ma in quanto ex ballerino mancato avevo una certo professionalità, per cui misi in quella coreografia (brutta quanto il brano) tutto me stesso. Tra le mosse richieste c'era anche una mezza ...