1. Il vero profumo della notte


    Data: 27/09/2019, Categorie: Erotici Racconti, Racconti Erotici, Etero Trans Autore: Falu, Fonte: RaccontiMilu

    ... tra femminilità e mascolinità mi aveva incuriosita.I grossi membri turgidi che apparivano tra le longilinee gambe erano entusiasmanti.Ricordo di aver fatto partire diversi video di trans singoli o in coppia. Uomini e o donne che si gustavano il pene del trans infilandoselo in bocca e lasciandolo umido della loro saliva. Altri, dove offrivano gli altri orifizi per essere presi da queste perfette creature. Osservavo il loro seno sobbalzare mentre il bacino spingeva il loro cazzo dentro le intime carni dei pretendenti. Guardavo fissa quei video mentre la mia mano esplorava le mie intimità regalandomi piaceri intensi e voglie sempre più forti.“Ecco ora passa il ponte poi gira a destra ed entra nel parcheggio”.Caspita ora mi rendo conto dove siamo.Rallento e midirigo versoil passaggio che mi porta nei parcheggi sotterranei di un centro commerciale. Ci vado spesso, l’ora è tarda il parcheggio comunque aperto, non ci sono molte macchine parcheggiate.Mi da le indicazioni per raggiungere un postomeno illuminato rispetto agli altri. Spengo il motoreei fari per non destare sospetti;subito mi sale una vampata di calore in un misto di desiderio e di paura.Ci siamo, deglutisco rumorosamente, poi mi giro verso la trans. Lei, senza alcun timore, si sbottona il cappotto, mettendo in mostra il suo vestitino scuro. Punta le gambe e alza i glutei e velocemente afferra il bordo della gonna sollevandola fino all’ombelico.Il mio voltoeil mio corpo si irrigidiscono, sotto il vestito non ha l’intimo ...
    ... e mi appare subito un pene che seppur non eretto dimostra di avere notevoli dimensioni. L’ osservo molto attentamente anche se l’oscurità che ci avvolge non è ottimale per vedere tutti i dettagli.“È tutto tuo, fai quello che vuoi!”.La trans mi dice queste poche parole con un timbro di voce sensuale scandendo molto lentamente le parole.Deglutisco per la seconda volta, ma rimango rigida e fermadove sono.Così è lei che allunga la mano, afferra la mia e lentamente l’accompagna fino alla sua intimità.Prendo coraggio appena il mio dorso della mano si appoggia sulla sua pelle, la trans mi lascia la mano e io afferro il suo pene, sollevandolo dai testicoli.
    
    In un attimo lo vedo gonfiarsi, allungarsi e indurirsi.I miei occhi rimangono fissi su quel membro per qualche istante, mentre con movimento sicuro la trans afferra la leva del suo sedile e lo reclina all’indietro.Faccio anch’io la stessa cosa replicando questa azione senza un particolare motivo e ci ritroviamo entrambe distese sopra i sedili in pelle. Per praticità allungo la mia mano sinistra per riafferrare il pene che ora è lungo e disteso sul suo addome e la punta arriva quasi sotto l’ombelico.Faccio passare delicatamente le mie dita lungo il suo tronco, massaggiandolo ed eseguendo lo stesso movimento che si fa per arrotolare un filone di pasta fresca. Osservo il suo cazzo muoversi dolcemente, sospinto dalle mie dita. Poi lo afferro di nuovo alzandolo e tenendolo delicatamente con il pollice da una parte e le dita indice ...
«1...345...8»