1. In vacanza dai miei zii


    Data: 27/09/2019, Categorie: Incesti Autore: QwertyBoySeven, Fonte: EroticiRacconti

    Da qualche giorno, mi sto godendo le montagne del Cadore dai miei zii. Loro vivono qui tutto l’anno e capita che, specialmente d’estate e durante le festività natalizie, mi ospitino qualche giorno.
    
    Quest’anno c’è anche mia cugina che, tra lockdown e l’essersi trasferita a studiare altrove, non vedevo da qualche anno. Abbiamo avuto sempre un ottimo rapporto, quasi fraterno, uno di quei rapporti che, anche se passano mesi senza vedersi, quando ci si incontra è come se ci fossimo lasciati da un giorno o poco più, anche se, da quando si è trasferita, il nostro rapporto, ahimè, si è limitato a qualche messaggio whatsapp o a qualche mia frecciatina di risposta alle sue storie Instagram, specialmente a quelle dove si mostrava con abiti che mettevano in mostra le sue forme, prima di uscire con le amiche, dove le scrivevo cose come “copriti che poi i ragazzi ti importunano”.
    
    Quando sono arrivato, l’accoglienza di mia cugina è stata come anticipatovi ma, in quella neo-ventenne con capelli lisci castano chiaro, snella, con una seconda piena e un culo sodo frutto di anni di camminate tra i monti e soprattutto ginnastica quotidiana, qualcosa era diverso. Estremamente più curata (in casa era sempre in tuta con felpa oversize, ora gira in gonna, calve pesanti e camicetta con maglioncino) e con dei modi più da donna.
    
    Ciò che scrivo è avvenuto la sera di domenica. Ero arrivato solo da ventiquattrore e, dopo una giornata a sciare, abbiamo cenato a Cortina; io, lei e i miei zii. Una ...
    ... giornata spensierata (che di questi tempi…) conclusasi tra chiacchiere sul mio lavoro, su quello dei miei zii e sull’università di mia cugina. Rincasati verso le ventidue, i miei zii sono filati a letto, visto che il giorno seguente li aspettava la prima giornata lavorativa di questo nuovo anno, mentre, io e mia cugina, abbiamo deciso di fermarci in paese a bere un’altra cosa.
    
    Al tavolino di un bar, ad una birra ne è seguita un’altra e a questa un paio di amari, fino a trovarci a rincasare a piedi e sotto un leggero nevischio a l’una di notte. Il paese era nel più totale silenzio, silenzio che veniva disturbato dal rumore dei nostri passi sulla neve e dalle sue risate alle mie battute. Un km scarso di strada percorso con una lentezza unica, per godersi il momento e come a non voler far ancora finire quella serata. Rincasati, dopo esserci messi abiti più comodi (una tuta io, gonna e felpa lei), ci siamo seduti sul divano piuttosto alticci e, accesa la TV sulla diretta del GFVip, abbiamo continuato a chiacchierare ma, se prima gli argomenti erano università, amicizie in comune, pandemia, le nostre famiglie, si era passati a parlare di rapporti sentimentali finiti o mai iniziati e del come, in un paesino di montagna come quello dove ancora oggi ci troviamo, scarseggino giovani ed occasioni per costruirsi storie sentimentali o anche semplici frequentazioni.
    
    Ne parlavamo tranquillamente, senza imbarazzi, io seduto e lei accanto a me, stesa sul suo fianco destro e con la testa ...
«12»