Io e mia sorella (xiii) - la svolta scambista
Data: 26/09/2019,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: pollicino, Fonte: Annunci69
... del clitoride da parte delle sapienti mani di Tommaso affinché esplodesse ululando come un potentissimo idrante.
A quel “segnale”, tutti e quattro ci arrestammo… Era venuta soltanto lei, ma quella era una seduta “addestrativa”… Così, comunque esausti, ci sdraiammo sul letto così come ci trovavamo…
7. Scambio penetrativo.
Appena ripresici un poco, Aurora comincia a solleticarmi i testicoli (quella pratica, fa impazzire Tommaso, e devo dire che anche il mio cazzo non rimane insensibile), restituendo al mio organo il massimo del fulgore, benché non fossi venuto prima.
Come una brava allieva, anche Giorgia cercò di replicare la “manovra” su Tommaso, con ottimi risultati.
Cambiammo posizioni, e le ragazze si disposero “alla missionaria”: era il momento dello scambio penetrativo!
Fianco a fianco, entrambe – con due dita per mano – si aprirono le micione pulsanti, che sembrarono in minacciosa attesa delle rispettive vittime da sbranare…
Senza nemmeno uno sguardo, io e Tommaso ci avvicinammo e penetrammo con precisione le nostre (momentanee) compagne.
Si sentì un doppio, contemporaneo, gemito, e poi il classico rumore del frenetico stantuffare in vagina…
Da quel momento, mi disinteressai quasi completamente dell’altra coppia, e pensai di godere quanto più possibile tra le insaziabili cosce di Aurora, la quale – per favorire una penetrazione più profonda – si avvinghiò con i suoi piedini grassottelli alla mia schiena.
Sentivamo entrambi che ad ogni ...
... robusta pompata le andavo a colpire l’utero, e sembrava che le potessi penetrare pericolosamente – da un momento all’altro – anche lì dentro…
Non saprei dire quanto durò quel celestiale accoppiamento, quello che è certo è che venimmo insieme, lei innaffiando abbondantemente il mio ventre, io allagandole la fica…
Ci accasciammo l’uno sull’altra, in una posizione tale, però, che ci permise (soprattutto a me) di compiacerci della fragorosa venuta di Tommaso dentro Giorgia: con un grugnito animalesco, la colmò talmente che la sua sacca non fu un grado di contenere tutta quella sborra, che traboccò per un lungo tempo ancora dopo che ebbe estratto il pene.
Eravamo così felici che mia sorella disse, come a parlare tra se e se ma a voce alta:
- “E’ stato bellissimo, peccato che sia già finita…”.
Ovviamente lo sentimmo tutti… Aurora, sottovoce, ci esortò.
- “Datele ciò che si merita!”.
Sulle prime, non capii ciò che intendesse, poi quando Tommaso fece il gesto di unire i nostri due uccelli non ebbi più dubbi…
Aurora mi preparò lo “strumento” in modo che potesse nuovamente fare il suo dovere… Poi, mi fecero stendere supino, e fecero salire sopra Giorgia, in modo tale che il mio glande le entrasse nel culo fino alle palle.
Restammo immobili per quei pochi istanti necessari a far abituare lo sfintere (anche se era già abituato al mio calibro), poi cominciai – con la sua attiva collaborazione – a lavorarle il retto e a lubrificarlo.
Più la lavoravo, e più sentivo ...