Scambio di vite
Data: 26/09/2019,
Categorie:
Cuckold
Etero
Incesti
Autore: Sinaz, Fonte: RaccontiMilu
... riparliamo!” disse maliziosamente palpandole una tetta per salutarla, uscendo poi dalla stanza.
Purtroppo non era riuscita nel suo intento, e di sicuro Francesca non sarebbe stata contenta, ma se da una parte l’idea di un altro incontro con il porco la disgustava, dall’altra inspiegabilmente la faceva eccitare nuovamente come una cagna. Immersa nei suoi pensieri, continuava a strofinare il pavimento con il suo vestito, ormai zuppo di umori. Si accorse solo in un secondo momento di un divertito Roberto che stava riprendendo la sua umiliazione con il cellulare. Cercò di coprirsi, ma ormai era troppo tardi, era stata ripresa in un momento di totale degrado.
“Ora sei libera per una cena?” disse sventolandole beffardo il telefono davanti, in una inequivocabile minaccia di ricatto. “Ci divertiremo molto insieme!” esclamò raggiante, mettendo in tasca il cellulare, la sua chiave per tenerla definitivamente in pugno.
Ormai era diventata un oggetto sessuale nelle mani di tutti quelli che incontrava, passata in pochi giorni da moglie fedele e assolutamente contraria al tradimento, a troia vogliosa e sottomessa: anche in quel momento si stava ancora eccitando al pensiero di essere ricattata sessualmente, ulteriore prova di essere diventata una cagna senza pudore.
“Ora rivestiti, qui abbiamo finito! Torna a casa dal tuo maritino cornuto!” disse divertito Roberto uscendo dalla porta trionfante.
Rimasta sola, Lucia si rivestì mettendosi addosso il vestitino striminzito e ora ...
... anche bagnato, impregnato dei suoi stessi umori. Cercò di sistemarsi al meglio, non era di certo presentabile conciata così, ma voleva tornare a casa. Uscì dalla porta nel corridoio fortunatamente vuoto; era a pochi metri dall’uscita quando incrociò lo sguardo della segretaria nell’atrio, che le tirò un’occhiataccia terribile a metà tra lo sgomento e lo schifo. Arrivata davanti le porte a vetri capì subito il perché di tanto disprezzo: riflessa negli specchi, si accorse di un particolare che aveva trascurato. Il suo viso, ancora imbrattato di sperma colante.
Vergognandosi come mai prima d’ora, corse fuori dall’edificio in direzione della macchina e, finalmente al sicuro da occhi indiscreti, iniziò a togliersi la sborra dalla faccia con le dita, portando con un movimento involontario, quasi automatico, ogni singola goccia alla bocca, ingoiando tutto. Appena si fu resa conto di ciò, ebbe la definitiva prova di essere diventata una grandissima puttana. In preda ad una nuova ondata di incontrollabile eccitazione, accese la macchina e partì.
CONTINUA…
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Fu una sensazione molto strana per Riccardo presentarsi nella sua azienda nel corpo di Lorenzo. Si presentò all’accettazione dicendo di avere un appuntamento con il capo, e dopo aver mostrato un documento alla guardia di sicurezza, gli fu permesso l’accesso al blocco amministrativo. La strada per arrivare all’ufficio, ovviamente, la conosceva benissimo.
Salito all’ultimo ...