Scambio di vite
Data: 26/09/2019,
Categorie:
Cuckold
Etero
Incesti
Autore: Sinaz, Fonte: RaccontiMilu
... colpire molte volte e con molta violenza, dato che il morso era molto stretto e i dentini conficcati profondamente nei capezzoli. A questo pensiero provò ad implorare pietà ma ne uscì un altro lamento incomprensibile; non poteva liberarsi dall’anello perché aveva le mani legate, e data la posizione in ginocchio non poteva neanche alzarsi facilmente per allontanarsi, e comunque Lorenzo, infoiato com’era, non l’avrebbe permesso.
“Niente da dire amore? Sapevo che saresti stata d’accordo, in fondo sai di meritarti questa punizione!”
Completamente accecato dall’eccitante situazione che si era creata, iniziò a colpirla con violenza. Il vero Riccardo non si sarebbe mai comportato così: aveva sempre rispettato la moglie e le donne in generale, ma quello che stava vivendo l’aveva portato ad esprimere una parte nascosta di se, fino a quel momento rimasta nascosta. Sapeva che non ci sarebbero state conseguenze, doveva sfruttare il momento per dare sfogo alle sue pulsioni sessuali; aveva inginocchiata davanti a se una vacca da monta che meritava solo di essere usata e degradata. Quelle tettone enormi, i capezzoli chiusi nelle mollette… sembrava che implorassero di essere frustate a sangue, e lui era li per accontentarle.
Ormai non capiva più niente: colpiva ripetutamente, alternando i poderosi colpi tra tetta destra e sinistra. Lo schiocco della frusta risuonava nella stanza, confondendosi con i lamenti sconnessi che uscivano dalla gola di Kristina; dopo una ventina di colpi, ...
... i seni erano ormai rossi, e solo una molletta sembrava stesse per staccarsi: da gentiluomo qual era, decise di porre fine alla sofferenza del capezzolo sinistro, dando un colpo forte e preciso in corrispondenza della mollettina, facendola staccare. Si concentrò allora sulla destra, e dopo altri 4 colpi ben assestati anche la seconda molletta cadde a terra.
Kristina aveva le lacrime agli occhi, il viso sfigurato dal dolore, le tettone rosse come il fuoco e doloranti; i capezzoli, anch’essi infuocati, erano rimasti duri e segnati dai solchi dei dentini. Lorenzo soddisfatto si inginocchiò davanti alla sua ragazza, liberandola dal ring gag e dal collare in cuoio che le teneva ferme le mani, dopodiché la baciò appassionatamente e, dopo averla guardata per qualche istante negli occhi, iniziò a dedicarsi ai capezzoli indolenziti, baciandoli e leccandoli dolcemente. Kristina si dimenticò all’istante della crudeltà a cui era stata sottoposta poco prima e, con i capezzoli ancora supersensibili, si lasciò andare alla passione che quei baci le trasmettevano, sentendo un calore che la attraversava fino a farla bagnare abbondantemente.
Dopotutto non era stata una esperienza così negativa, anzi….. si trovò in un attimo al limite dell’orgasmo, non tanto provocato dalla lingua di Lorenzo sul suo seno, ma dall’idea di essere una troia senza limiti, un oggetto sessuale al completo servizio del suo uomo: e tutto questo la eccitava terribilmente.
CONTINUA Arrivati al ristorante i due ...