1. Che giornata! (cap. 3: la cena)


    Data: 25/09/2019, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Pistola45, Fonte: Annunci69

    ... nascosto e trovare il suo laghetto, succhiarmi le dita inumidite di Lei.
    
    Adesso però un po’ preoccupato lo sono.
    
    Sebbene la nostra fantasia erotica avesse sempre volato molto alta, sin’ora i rapporti con… “terzi” erano solo parole, sogni, discorsi.
    
    Non eravamo mai passati ai fatti e non sapevamo nessuno dei due fin dove l’altro si sarebbe spinto nella realtà. Non sapevamo nemmeno fin dove ci saremmo spinti noi stessi. Oltre alla predisposizione naturale, una sfida con l’altro amplificava ancor di più la nostra voglia di trasgressione. Una competizione che ci portava a spostarci sempre un po’ più in là, un po’ oltre, fin’ora mai fino in fondo.
    
    Ma qual è poi il fondo, il limite?
    
    Sì, un po’ preoccupato lo sono.
    
    Lo raggiungiamo che sono quasi le dieci, è dentro il suo furgone verde come ci aveva preannunciato, un furgone che usa per il suo lavoro: una bancarella al mercato.
    
    Quando ci accostiamo e Lei lo guarda ammiccante da dietro il finestrino lui risponde con un larghissimo e bianco sorriso.
    
    Lo invitiamo a salire con noi, lo fa in fretta e mentre si siede ci saluta cordialmente:
    
    Ho già un’idea di dove andare, non tanto lontano c’è un ristorante carino e discreto, in fondo ad una stradina, abbastanza distante dal traffico dell’estate e quindi, penso, non troppo frequentato. Non sbaglio.
    
    C’è un po’ d’imbarazzo a tavola, normale. Tra l’altro il nostro amico ci rivela avere solo 23 anni…
    
    Con il suo comportamento del pomeriggio sulla spiaggia ...
    ... sembrava avere una certa “dimestichezza”, ma ora forse gli facciamo un po’ di soggezione, sembra intimidito.
    
    Normale, la sfacciata bellezza di Lei in quel contesto farebbe soggezione a chiunque.
    
    E’ Lei, comunque, la più a suo agio. Ride e scherza come niente fosse, conscia di essere l’oggetto del desiderio di entrambi, in modi diversi, e questo le regala molta sicurezza.
    
    ancora banalità, ma necessarie per rompere il ghiaccio.
    
    Simpaticissimo, ci fa ridere spesso ed il vino bianco e fresco che abbiamo preso è già finito. Ne ordino subito un’altra bottiglia, sperando che ci faccia in qualche modo rompere ogni barriera.
    
    E’ paradossale, tutti e tre sapevamo che eravamo lì per qualcosa di più di una semplice cena tra amici (anche se non sapevamo ancora cosa) ma nessuno osava iniziare a parlarne. Nessuna mossa.
    
    Io ero seduto di fronte a lui, Lei alla mia destra. Il tavolo era rotondo e non troppo grande, con una tovaglia che scendeva per una decina di centimetri dal bordo. Lui poteva vedere la sua coscia destra in tutta la sua lunghezza, proprio come io vedevo quella sinistra. Di tanto in tanto lo “beccavo” proprio mentre guardava in quella direzione.
    
    Ero anche consapevole che per pochi centimetri o un minimo di inclinazione lui non potesse vedere… il paradiso, questo mi metteva addosso una smania pazzesca. Per due volte lasciai cadere una forchetta e la raccolsi, in quell’attimo potevo vedere tutto perché Lei, porca, teneva le gambe leggermente socchiuse. Speravo che ...