L'infermiera (quarta parte)
Data: 24/09/2019,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: masoc, Fonte: EroticiRacconti
... impossibile dobbiamo rimandare a domani pomeriggio.
- Sonia, mi piacerebbe moltissimo te l’assicuro, ma domani è impossibile per me, c’è la finale del torneo di calcetto, non posso mancare.
Se la notizia l’ha indisposta non lo dà a vedere, la sua faccia è una sfinge, non trapela alcuna emozione, si limita a guardarlo e ad annuire.
- Ma sì, in fondo chi sono io per farti perdere un appuntamento così importante. Vai pure alla tua partita se ci tieni tanto. Noi possiamo vederci un’altra volta.
Marco è incredulo, non riesce a crederci. Onestamente non se l’aspettava, aveva temuto proteste, minacce ed invece…niente. Meglio così.
- Benissimo, allora io vado.
- Sì sì, vai pure. Vorrà dire che domani mi troverò dell’altro da fare.
E Marco, gongolante, si alza dal divano, esce dall’appartamento e si reca all’università.
La sera cena con i suoi compagni di gioco, stabiliscono strategie, si caricano in vista dell’evento e si lasciano con una solenne promessa. Non dovrà mancare nessuno, chi non dovesse presentarsi dovrà affrontare pesanti conseguenze. Una promessa pro forma dal momento che tutti andrebbero a giocare anche con la febbre a quaranta.
L’indomani mattina sta preparandosi per andare a lezione, sono le sette, è ancora in maglietta e mutande ed è in procinto di andare in bagno quando sente suonare alla porta.
Guarda dallo spioncino. E’ Sonia.
- E ora che cazzo vuole questa di prima mattina – si dice, scocciato
Apre la porta, ...
... Sonia neanche lo guarda in faccia, lo spinge di lato, entra come una furia e si dirige in camera da letto.
Lui, interdetto, richiude e la segue
- Ma sei pazza? dove stai andando, che vuoi?
La raggiunge in camera, lei lo sta aspettando con aria minacciosa, le braccia conserte, gli occhi cupi.
Sonia si guarda intorno, vede i suoi jeans raggomitolati per terra, si abbassa, sfila la cintura, la piega a metà e comincia a darsi dei colpetti sul palmo della mano.
Poi con uno scatto lo raggiunge, lo afferra per i capelli torcendogli la testa, e comincia a frustarlo sulle cosce e sui polpacci. Marco è colto di sorpresa, cerca di divincolarsi ma la presa sui capelli e ferma e dolorosa, come dolorose, anzi dolorosissime, sono le sferzate che raggiungono le sue gambe, non un centimetro di pelle viene risparmiato, i colpi più dolorosi sono quelli inferti nell’incavo delle ginocchia, là dove la pelle è più sensibile, ma anche gli altri non scherzano. Inscena una sorta di balletto, saltella da un piede all’altro, nel tentativo, vano, di scansare la gragnuola di colpi che lo investe. Alla fine del trattamento si ritrova zebrato, lunghe strisce violacee segnano i suoi arti inferiori, Sonia finalmente molla i suoi capelli, getta la cintura sul letto e, senza una parola, se ne va sbattendo la porta. Marco zoppicando entra in bagno, si guarda allo specchio e scoppia in lacrime.
Si è reso conto che, in quelle condizioni, non potrà partecipare alla partita.
Continua…