Un fiume di ricordi
Data: 24/09/2019,
Categorie:
Etero
Autore: Murky, Fonte: EroticiRacconti
Settembre è il mio mese preferito, fin da quando ero bambino.
La luce non è più accecante, il cielo si tinge nuovamente di azzurro e il caldo comincia a dare un po’ di tregua.
Se mi sbrigo faccio in tempo a fermarmi un paio d’ore al fiume prima di tornare verso casa, a quest’ora non dovrebbe esserci nessuno.
Imbocco la carraia che scende verso il piccolo lido, in fondo alla strada incrocio un paio di ragazzini in motorino che se ne stanno andando. Nel parcheggio c’è solo un’altra auto.
Recupero lo zaino con dentro il computer dal bagagliaio e mi incammino verso est. Lì il sole non è ancora coperto e ci sono alcuni arbusti che fanno un po’ di ombra sotto cui poter appoggiare le mie cose.
Cammino per circa un centinaio di metri in mezzo ai sassi bianchi, quando intravedo una ragazza prendere il sole nell’acqua. L’altra auto, penso.
Fa ancora molto caldo. Mi spoglio e non avendo il costume da bagno, tengo addosso le mutande. A volte, quando so di essere solo, preferisco stare nudo in mezzo alla natura.
Lei ha gli occhi chiusi, non si é ancora accorta di me. A giudicare dal colore ambrato della pelle, deve aver passato tante ore al sole. Indossa un costume intero scuro, sgambato quasi fino all’altezza dell’ombelico. Dietro, il tessuto si insinua in mezzo ai glutei rotondi e sodi.
Rimango a guardarla per qualche secondo, finché il sole caldo non mi fa scottare la pelle. Devo rinfrescarmi nell’acqua.
Scendo i due massi che mi separano dalla riva e mi ...
... immergo. Qui anche nel punto più profondo, il livello dell’acqua non sale mai oltre il mio petto.
Deve avermi visto, è girata verso di me e mi sta osservando. I nostri sguardi si incrociano per un momento e per gentilezza faccio un cenno di saluto con la mano, che lei ricambia.
Cazzo, è proprio bella.
L’acqua del fiume è fredda, non resisto a mollo più di qualche minuto. Mi avvio verso la riva e cerco un punto in cui potermi sedere a favore della luce del sole. Con la coda dell’occhio mi accorgo che mi sta guardando con aria compiaciuta. Mi sorride. Non capisco cosa ci trovi di così divertente. Per un istante ho avuto quasi l’impressione che mi stesse guardando le parti basse. Chino lo sguardo e capisco: i boxer, bagnandosi sono diventati quasi del tutto trasparenti. Provo a strizzare il tessuto con le mani, ma è inutile. A giudicare dall’espressione allegra sul suo volto, il mio siparietto la sta divertendo, ma deve aver intuito il mio imbarazzo e finalmente gira lo sguardo altrove.
Resto in piedi al sole, con questo caldo dovrei asciugarmi velocemente.
Da quella distanza riesco a vederla bene e mi soffermo sul seno. Sotto al costume riesco a scorgere distintamente i suoi capezzoli. Immagino siano turgidi per merito dell’acqua fredda. Per un attimo, nella mia mente la immagino nuda e subito l’eccitazione mi assale. Distolgo immediatamente lo sguardo e provo a pensare ad altro, ma è troppo tardi. Conosco bene questa sensazione di calore in mezzo alle gambe. Sento ...