Un buco da usare - Finale 1
Data: 21/09/2019,
Categorie:
Incesti
Autore: Orestes de Lonvall, Fonte: EroticiRacconti
... chiappe e lo squarcio, denudandole il culo.
"Madonna, quanto sei stupido!" protesta Camilla. Non fa quasi in tempo a finire la frase che le arriva un vigoroso schiaffo sul culo: le scappa un urletto, mentre le cosce tremolano tutte.
"Mmmmmh, sei fortunato che oggi sono d'umore giusto" dice lei mordendosi il labbro. Presto le mutande fanno la stessa fine dei leggings, e mi si presenta lo spettacolo dell'ano di Camilla, uno splendido buchino vergine in mezzo alle sue chiappe. Apro la bottiglia di lubrificante e le cospargo generosamente il culo d'olio. Comincio a massaggiare quel fondoschiena burroso, poi lentamente mi soffermo sull'orifizio dei miei desideri. Lo accarezzo, lo penetro lentamente con le dita. Sento lo sfintere che mi si contrae intorno al medio, mentre Camilla geme a metà tra il piacere ed il timore.
Decido che non è il momento di aspettare ancora. Lubrifico abbondantemente il mio arnese, ungendo bene la cappella. Lo metto sopra l'ano di Camilla e comincio a spingere. Ormai la cappella è tutta dentro: sento lei che si irrigidisce, con la faccia ormai per terra, che batte i pugni sul pavimento.
"Non ti fermare, sennò ti ammazzo" mi dice con le lacrime agli occhi.
Mi sembra molto convincente, e decido di spingere di più, cominciando a fare avanti e indietro lentamente con quei pochi centimetri di cazzo che sono riuscito ad infilare. Allungo la mano e comincio a massaggiarle la figa: è un lago, sarebbe bastata quella come lubrificante. Il massaggio ...
... ha l'effetto che spero: il suo culo comincia a rilassarsi, posso spingere più a fondo e più velocemente. Riesco ad infilarle più di metà cazzo, e Camilla sembra apprezzare. La stanza si riempie del rumore del nostro amplesso, degli schiaffi che ogni tanto le assesto sul culo e dei gemiti di Camilla. Gemiti che si trasformano ben presto in urla di godimento. Ormai il gioco è fatto, non ho nessun problema a scoparle il culo, e lei sembra apprezzare. Decido di concludere in bellezza: mi allungo sopra di lei, appoggiandomi con una mano per terra. Con l'altra le afferro i capelli e comincio a tirarli, mentre la mia bocca le raggiunge il collo inizia a baciarlo delicatamente, mentre il mio cazzo rimane le ben piantato dentro le interiora. Il suo orgasmo mi coglie impreparato: il suo respiro aumenta, le sue gambe diventano come gelatina, scosse da spasmi incontenibili, e il suo ano si stringe come una morsa intorno al mio cazzo. È troppo: vengo anche io, riempiendole le budella di sborra, e crollo sopra di lei, stremato.
"Alzati, cretino, sei pesante!" mi fa lei, ancora col fiato corto.
Mi alzo e le tiro fuori il cazzo ancora piuttosto turgido dal culo. "Fwop", quasicome il rumore di una bottiglia stappata: tutto il clistere che le ho fatto si riversa sul pavimento. Non ho né tempo né voglia di preoccuparmene. Mi stendo accanto a Camilla, mentre i nostri respiri rallentano. Restiamo per quasi mezz'ora ad accarezzarci sul pavimento, sporchi e stremati, nella pozza d'olio, sudore ...