Cinema 03
Data: 20/09/2019,
Categorie:
Prime Esperienze
Tabù
Voyeur
Autore: BelMoroItaliano, Fonte: xHamster
Umberto si avvicinò a mia moglie fissandola con attenzione.
Scrutava il suo viso, da dove traspirava un evidente imbarazzo, e le forme del suo corpo.
Poi appoggiò delle scarpe a terra, davanti a lei.
Erano dei sandali neri completamente aperti con un vistoso tacco di 12 cm.
“Mettili”, le disse.
Mia moglie fece un passo avanti salendo non senza difficoltà su quei tacchi. Non era abituata a indossare scarpe così alte.
Per mantenere l’equilibrio dovette allargare le braccia con un gesto involontario, lasciando scoperti completamente il seno pieno, da cui spuntavano i capezzoli turgidi, e la peluria scura e arruffata del pube.
Immediatamente Paola si ricoprì con le braccia le parti intime, abbassando lo sguardo.
Uberto le passò dietro.
Appoggiò le mani sulle sue spalle, poi, facendole lentamente scorrere sui suoi avambracci, le impose di portare le braccia al corpo, lasciando alla mia vista e a quella di Giulio il suo corpo completamente esposto. Poi la osservò riflessa nel grande specchio posto di fronte a lei.
“Meravigliosa!” esclamò “Al cinema non c’era abbastanza luce, ma qui… è tutta un’altra cosa”, disse rivolgendosi a Giulio.
Le passò le dita sulla pelle bianca dei fianchi risalendo lentamente sino alla base del seno, circoscrivendolo. Poi quelle dita che sembravano scrutare mia moglie giunsero fino al collo. Umberto le fece sollevare il mento.
“Guarda i suoi capezzoli…”, continuò, “la signora comincia ad eccitarsi…”.
In effetti, ...
... anche io potevo notare che i capezzoli di mia moglie stavano spuntando eretti in avanti.
Paola avvampò a quelle parole, perdendo a momenti l’equilibrio.
Evidentemente quella situazione, il fatto di stare nuda in una stanza davanti a due sconosciuti, le mani di Umberto che sfioravano il suo corpo, stava provocando in lei una involontaria reazione di turbamento, mista a un profondo imbarazzo.
“Metti questo.”, le disse infine Umberto passandole uno striminzito vestitino color azzurrino.
Vidi mia moglie passarlo velocemente tra le mani, constatandone la stoffa elastica e poco consistente. Ma piuttosto che rimanere nuda, lo indossò immediatamente.
Era un vestito con le spalline che le arrivava a malapena a metà coscia e con una profonda scollatura sul davanti. Le andava piuttosto stretto e questo faceva sì che le sue forme venissero esaltate.
Era difficile da ammetterlo, ma la sua femminilità sembrava esplodere al di sotto quel vestito e su quei tacchi.
Le cosce, i fianchi, la pancia appena accentuata, il seno, erano compressi e fasciati in quel tessuto azzurro tanto da rendere il suo corpo estremamente lussurioso.
Umberto osservò il risultato soddisfatto, poi disse: “Possiamo uscire, adesso”.
“Ma… ma… non posso uscire vestita così!” protestò debolmente Paola guardandosi nello specchio.
“Certo che puoi”, la incoraggiò Umberto, “Non sei ancora come ti voglio… ma ci stiamo avvicinando…”
Poi le diede una pacca sul sedere, incurante del mio sguardo ...