Quella sera veniva giù il diluvio 3.
Data: 10/09/2019,
Categorie:
Etero
Autore: Batacchione, Fonte: EroticiRacconti
Dopo la dormitina mi svegliai insieme con Simona e ci baciammo in bocca con dolcezza poi lei mi chiese se mi andava un bocchino ma le proposi di pensare prima a fare colazione, poi ci sarebbe stata da farle la punturina ed in seguito avremmo dato sfogo ai nostri giochi preferiti. Accettò la mia proposta ed allora mi recai in cucina dove preparai un vassoio con thè, latte, briosche e, dopo che mi sbafai la mia parte, portai in camera il vassoio con tutto il necessario per Simona e glielo posai sulle gambe. Clotilde dormiva ancora e, dopo che Simona finì di mangiare, mi misi a preparare la siringa e, scopertele le natiche, le chiesi se preferiva a sinistra oppure a destra e lei disse che voleva solo non sentire proprio nulla e così fù, perchè io avevo gia strfinato nuovamente il cotone imbevuto di alcool e perciò aveva concluso l'iniezione ma lei mi chiese quanto doveva ancora rimanere così immobile sul letto ed io le risposi che poteva anche alzarsi perchè avevo già fatto tutto il necessario e la vidi sgranare gli occhioni. Dopo che si riprese dalla gradita sorpresa, si girò ed andò dritta a prendersi in bocca il batacchio che già svettava nel sentire le cosce vellutate contro di lui e se lo mise in bocca iniziando a succhiare, ciucciare, insalivandolo prima per poi aspirarlo come se volesse asciugarlo dalla sua saliva. Ero al settimo godimento (basta con la frase di sempre: al settimo cielo!!), ero veramentein estasi e la mia intensità di spruzzo fu tale da imbrattare il ...
... visetto alla bambolina biondina...quanto era carina! Andò in bagno a lavarsi il viso poi si sdraiò aggrappandosi a me e mi prese in mano il cazzo invitandomi a farselo guidare da lei dentro la sua fighina già grondante di umori viscidi, saporosi di albicocca che io subito mi piegai per mettermi col viso davanto alla figa che leccai pazzamente fino a non capire più dove finiva la saliva e cominciavano i suoi umori,,,che goduria, ragazzi! Le spalancai le coscette e glielo infilai tutto dentro pompando fino a sborrarle tutto dentro e lei gemeva, smaniava, fiottava...cribbio che gusto che provai. Nel frattempo, coi movimenti del letto, Clotilde si svegliò e mi chiese di darle anche la sua parte ed allora, solo dopo che proposi a Simona di godersi lo spettacolo, misi Clotilde alla pecorina iniziando senza indugi e preamboli, leccandole prima l'ano, poi appoggiai il batacchione al culone di lei e c'infilai tutto il cazzone dentro e lei non fece una piega col viso e non si lamentò affatto, così Simona cominciò a prendere in considerazione che io, oltre a non fare sentire le punture eseguite da me, fossi anche capace di non rendere dolorosa la penetrazione anale! Dopo che me ne venni , Clotilde si rimise al suo posto sul lettone ed io, passando e strusciando con Simona, mi sentii afferrare con le braccia da lei e poi mi disse se potevo tentare di incularla ma con la solenne promessa e giuramento, che se sentiva tanto dolore io dovevo assolutamente fermarmi ed uscire da lei col cazzone. ...