1. La Vacca di Sandra


    Data: 10/09/2019, Categorie: Anale Hardcore, Trans Autore: sandratransgender, Fonte: xHamster

    La notte
    
    Ormai sono le due di notte. L’aria è tiepida, mossa di tanto in tanto da una leggerissima folata fresca, ultimi refoli dell’inverno appena passato. Percorro in macchina una strada di campagna che avevo notato da mesi. E’ poco trafficata, e data l’ora tarda sono sicura di incontrare pochissime automobili.
    
    La strada fiancheggia per qualche chilometro all'autostrada, separata da una fitta siepe che funge da barriera antirumore. Ad un certo punto punta a sinistra, in prossimità di un cavalcavia, e così facendo si avvicina a pochi metri, forse cinque o sei, all'autostrada, prima di svoltare ad angolo retto a destra e riallontanarsi. Siamo vicini ad una delle uscite dell'autostrada.
    
    Mi fermo pochi metri prima dalla curva ad angolo, parcheggiando di fianco alla barriera di cespugli. Davanti a me si presenta una apertura di qualche metro nelle barriera dalla quale si vede e si sente il traffico vicinissimo, tanto che a volte lo spostamento d’aria arriva fino alla mia macchina parcheggiata.
    
    Sono veramente molto vicina e se non vi fosse una rete, sarebbe un attimo saltare sulla carreggiata. Il traffico lungo l'autostrada è scarso ma non inesistente. Prima ancora che dal rumore, le macchine vengono preannunciate dall’apparire dei fari in fondo al rettilineo e quindi, dopo vari secondi, eccole sfrecciare davanti a me. Spengo il motore e mi guardo attorno. Gli occhi lentamente si abituano al buio e le orecchie si tendono al massimo, sudo leggermente. Non vedo nessuno, ...
    ... ne sento rumori di passi o di biciclette, tra il rombo di una macchina e l’altra.
    
    Il cuore mi batte a mille. Ora devo prendere una decisione, non c’è più tempo per fantasticare. Velocemente mi sfilo i pantaloni e la felpa. Mi fermo un secondo in ascolto. Ancora nessun rumore. Infilo la calzamaglia sul volto e quindi la parrucca.
    
    Ho deciso. Alzo la leva dei fari e attivo gli abbaglianti. Il fascio di luce immediatamente illumina la zona antistante di un chiarore quasi diurno. Esco di corsa e assaporo il momento. Sono all’aperto, vestito da donna. La lieve brezza mi accarezza le gambe e le spalle facendomi tremare dal piacere. Ad ogni passo l’aria fresca mi sfiora il culo e le chiappe, come una mano che delicatamente mi accarezza il didietro, quasi spingendomi in avanti. Mi sento esposta e vulnerabile, per un attimo non sono più cosi sicura.
    
    Passa una macchina, ma sono ancora protetta dalla siepe. Non vi sono altri rumori. Mi rassetto la gonna e l’abito, spingo in su le coppe del reggiseno e sospiro. Una folata di vento, più forte delle altre, mi accarezza le braccia, il culo, le gambe perfettamente lisce e depilate, e tocca maliziosamente le palle, ovvero le mie grandi labbra. Mi decido e faccio quei cinque o sei passi che mi portano esattamente al centro del fascio luminoso. Sono perfettamente illuminata.
    
    L’aria ora odora di un misto di erba e di carburante. Mi giro con le spalle rivolte verso la strada, proprio mentre passa rombando una macchina. Non so se mi ha ...
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