1. L’adultera seriale


    Data: 08/09/2019, Categorie: Etero Autore: 1948, Fonte: RaccontiMilu

    L’ho vista per strada che vagava senza un riferimento. Io camminavo e guardavo le vetrine dei negozi chiuse avendo necessità di una maglia in cotone per l’estate. Ero uscito a negozi chiusi a causa del mio lavoro che mi porta a fare sempre straordinari ed avere tempo per me solitamente dopo le 8.30 della sera.Il suo camminare non lineare ed interrotto senza un motivo mi aveva incuriosito. La seguivo con lo sguardo avendo sentore che qualcosa non andasse nell’umore di quella donna. A vederla così le faceva pietà ma si rendeva anche conto che lei era una giovanissima donna di classe che indossava un bel vestito ed aveva un bel portamento. Le sue scarpe e la pettinatura non erano di donna trasandata o che vivesse male.Lei si è seduta al tavolino di un bar ed in mano ha un fazzolettino di carta raggomitolato. Ho pensato ad un raffreddore o un’allergia a qualche polline.Continuavo a fissarla perché quell’immagine per un motivo sconosciuto mi portava gli occhi sempre lì e non potevo farne a meno.Lei entrò in un bar per magiare qualcosa e così ho fatto anche io ma seduti ai rispettivi tavolini. Al termine si è levata dalla sedia e si è avviata ed io come preso da chissà quale istinto l’ho seguita. Percorso qualche centinaio di metri la donna si accascia sul marciapiede ed io subito dietro di lei mi inchino, le prendo le braccia per aiutarla e poi le cingo la vita con le mani per sollevarla, avendo visto che da sola avrebbe avuto difficoltà.Vista la situazione non mi pongo il ...
    ... problema del ‘Tu’ o del ‘Voi’ e mi rivolgo a quella donna dicendo “Posso fare ancora qualcosa per te?”La risposta dopo un secondo è “Farmi compagnia…” in tono afflitto nell’asciugarsi le lacrim, mettere a posto i suoi vestiti e proseguire con queste parole “Penserai di esserti imbattuto in una donna depressa o con un dolore grande e invece voglio assicurarti che sono una persona fin troppo normale che ora vive una situazione molto particolare”“Infatti non lo pensavo; non sei il tipo da girare sola a quest’ora!”“È così. A quest’ora di solito mi preparo ad andare a letto per dormire e adesso, che sono fuori, che non posso andare a casa, ho un po’ paura e mi sento sperduta”In un lampo capisco che non ha casa o che è stata mandata via chissà per qual motivo ed ha rimpianto per la vita che faceva.“Dalle tue parole capisco un disagio ed allora ti invito a raccontarmi la tua storia. Ho tutto il tempo che vuoi”Senza esitare inizia il suo racconto.“Ti ringrazio. Ho proprio necessità di confidarmi con qualcuno e sei capitato tu che per me sei uno sconosciuto che mi può ascoltare senza essere influenzato e prendere parte ai fatti che dirò. Ti racconto in breve ciò che mi è accaduto.Sono sposata ormai da quattro anni, da quando ne avevo venticinque, con un imprenditore quarantenne. Dopo essermi sposata mi sono resa conto che è stato un matrimonio senza amore. Convinta da familiari e da amiche ho cercato in lui solo una stabilità economica che mi permettesse di non lavorare e al contempo di non ...
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