Jack e Carlo (Prima parte)
Data: 08/09/2019,
Categorie:
Anale
Hardcore,
Gay / Bisex
Autore: aramis45, Fonte: xHamster
... vuoi, baby?” Chiese piano, le sue labbra ad appena due centimetri da Carlo che borbottò incoerentemente qualche cosa e Max alzò un sopracciglio, le sue dita giocavano col capezzolo forato di Carlo. “Ho detto che voglio che tu mi succhi.” Parlò forte questa volta ma Max scosse la testa, guardandolo ancora con espressione indagatrice. “Voglio le tue labbra calde, bagnate che scivolano su e giù sul mio cazzo... Dannazione Max, sono così duro e ne ho veramente bisogno, per favore...” la voce sfumò e lui guardò implorante il suo amico. Max non disse niente e si inginocchiò trascinando in basso i jeans stretti di Carlo; sorrise vedendo che non indossava mutande. Carlo si morse il labbro inferiore e si appoggiò al muro per evitare che il suo corpo tremasse troppo nell’attesa. L’amico chiuse gli occhi per un secondo, il profumo di Carlo era così buono da fargli sentire la testa leggera. “Max per favore...” bisbigliò Carlo, non poteva aspettare più a lungo. A Max piaceva quando Carlo lo implorava e questo gli fece diventare l’uccello ancora più duro. Leccò lentamente la testa del cazzo, sentirlo gemere di piacere gli fece aumentare il desiderio di lui e cominciò lentamente a succhiare la testa strisciandogli sopra la lingua ruvida. Dopo un minuto fece scivolare le calde labbra bagnate giù su tutti i grossi 20 centimetri del suo ragazzo e li prese profondamente in gola. Carlo gridò in estasi, Max era così bravo a succhiare il cazzo e riusciva sempre a farlo venire. Max continuò a far ...
... scivolare le labbra su e giù sull’asta pulsante. “Max, sto per sborrare...” Gemette Carlo mettendogli le mani sulle spalle, afferrandolo più strettamente mentre il piacere diveniva ancora più intenso.
Max si tolse e calciò via i jeans rimanendo nudo anche lui. “No Max, no, non puoi fermarti!” Protestò Carlo, era così vicino e si sentì indifeso quando l’amico smise di succhiarlo. “Io posso fare quello che mi piace...” disse Max, gli piaceva stuzzicarlo, lo faceva eccitare ancora di più. “Inculami, voglio sentire il tuo grosso uccello duro nel mio sedere, per favore, baby, non lasciarmi così...” disse ansante Carlo.
Nello stesso momento Jack metteva la chiave nella serratura e rientrava nell'appartamento. Passò davanti alla camera da letto di Carlo per andare verso la sua. Si fermò quando sentì la voce di Carlo, strinse i pugni, odiando il fatto che un altro ragazzo potesse fare gridare così di piacere il suo amico. Sbattè furiosamente la porta del bagno, aprì l’acqua della doccia e si strappò i vestiti di dosso.
Max afferrò Carlo per la vita e lo piegò sull'orlo del letto; gli si mise dietro e fece correre un dito nella fessura tra quelle due natiche perfette. “Non farmi aspettare cazzo!” sibilò Carlo, non poteva resistere più a lungo, aveva bisogno che lo inculasse. Max spinse tutti i suoi 22 centimetri nel sedere caldo e stretto di Carlo che gridò per il dolore che lo lacerava e strinse le lenzuola nei pugni. Ma Max non rallentò, spinse più profondamente dentro di ...