1. Jack e Carlo (Prima parte)


    Data: 08/09/2019, Categorie: Anale Hardcore, Gay / Bisex Autore: aramis45, Fonte: xHamster

    ... allungò le braccia sopra la testa inarcando la schiena. “Ciao baby, tutto bene al lavoro?” Jack non poteva fare a meno di sorridere quando Carlo lo chiamamava baby, gli piaceva essere chiamato baby. Ma Carlo e Jack erano solo amici. Amici intimi, come più non poteva essere possibile, ma ancora solo amici. Jack accennò col capo. “Sì, bene. Cosa hai fatto tutto il giorno?” Carlo alzò le spalle e fece roteare gli occhi. “Università. Giorno diverso, stessa merda.”
    
    Si alzò a sedere e si coprì la bocca con la mano mentre sbadigliava. Jack lo guardò. “Hai visto Max oggi?” Chiese come casualmente. Max era il ragazzo di Carlo. Litigavano continuamente ma nonostante le discussioni ed i tradimenti sembrava veramente che si amassero. Faceva male a Jack, fin da quando l’aveva incontrato aveva sentito molto più per lui che non la sola amicizia ma sembrava ci fosse sempre qualche cosa che non gli permetteva di dirgli quello che effettivamente sentiva per lui, pensava che l’amico non fosse interessato a lui. Inoltre Carlo non era esattamente angelico, aveva avuto un gran numero di ex ragazze e ragazzi e ce n'era sempre abbondanza, più di quanti ne volesse e Jack non voleva essere solo uno della lista, lui gli voleva troppo bene.
    
    “No, ma verrà più tardi.” Rispose sorridendogli, poi lo guardò e sporse le labbra. “Ehi, neanche un abbraccio?” Jack rise piano e si avvicinò per abbracciare l’amico. Carlo sorrise sfacciatamente, lo afferrò per la vita e lo tirò sul letto accoccolandoglisi ...
    ... accanto. Jack si morse le labbra, non voleva che l’amico comprendesse quanto gli piaceva averlo così vicino. L’amico chiuse di nuovo gli occhi appoggiandogli la testa sul torace, poteva sentire le sue lunghe ciglia battere contro la pelle nuda e sentiva che gli stava diventando duro. Si appoggiò indietro contro il muro costringendosi a non pensare a quello che voleva in quel momento. Voleva disperatamente tirare Carlo a se e baciare quelli labbra perfette, voleva sentire la liscia pelle di seta del suo amico pigiata contro la sua...
    
    “Jack?” la voce di Carlo interruppe i suoi pensieri e probabilmente era meglio. “Sì?” Rispose. “Io ti amo, lo sai.” Borbottò Carlo. Jack sentì le labbra di Carlo strisciare contro il suo torace mentre parlava. La sensazione era troppa e Jack si alzò rapidamente dal letto. “Anch’io ti amo.” Rispose rapidamente. “Tutto ok?” Chiese Carlo guardandolo con preoccupazione. “Sì, sto bene, sì.” Mormorò Jack evitando di incontrare il suo sguardo. “Allora uscirai stasera?” Chiese sempre senza guardarlo negli occhi.
    
    Carlo sorrise furbescamente e gli fece l'occhiolino allegramente. “Penso che potremmo stare qui se capisci quello che voglio dire.” Rise piano e si sedette con le gambe a penzoloni sul letto. Il CD giunse alla fine e smise di suonare facendo sembrare l'appartamento molto più quieto, più vuoto. Una bussata alla porta ruppe il silenzio e Carlo sorrise perché sapeva di chi si trattava, poi andò ad aprire.
    
    Prima che raggiungesse la porta l'amico ...
«1234...»