era solo un caffè…
Data: 08/09/2019,
Categorie:
Racconti Erotici,
Etero
Autore: virtualmente, Fonte: RaccontiMilu
l’ultima scopata risale a qualche anno fa poi il fidanzamento ci ha allontato.
Sono tronato semi single da poco che ti incontro per strada.
> Ciao come va? Da quanto tempo !!! > Ciao, è da tanto che non ci vediamo. > bla bla bla > bla bla bla > Devo andare a lavoro e devo ancora sistemare le cose sopra. ti va di salire per un caffè? > Si, ma non posso fare tardi
Giuro che non aveveno nessuna intenzione. Ero davvero felice di scambiare due parole.
Preparo la macchinetta mentre parliamo. Stai facendo la babysitter a due bimbe e il papà ha mostrato un certo interesse per te. E come biasimarlo? Ti guardo mentre parlo, hai davvero fisico attraente. Il seno è sempre bello prorompente nella solita camicia.
Ti verso il caffè mentre contiuniamo a parlare degli ultimi anni, il lavoro, le amicizie. Nessun riferimento al passato ma mentre parliamo mi immagino dietro di te mentre ti infilo le mani nella scollatura. Scaccio via il pensiero, sono anni che non ci vediamo e non mi sembra corretto. Però che bel seno..
Hai finito il caffè e mi parli degli accicchi dell’età.
> Devi farti fare un massaggio > Vero, ma dove lo trovo il tempo
Hai parlato del tempo e non del massaggiatore, peccato. Messaggio ricevuto. Mi avvicino per prendere la tazzina e chiedo:
> Com’era il caffè? > Buono grazie.
Mi fermo vicino a te.
> In effetti ti vedo un poco contratta. Posso provare una cosa? > Cosa …?!? > Non sono un massagiatore professionista però posso aiiutarti con le ...
... spalle mentre parliamo, avevi ragione, sei davvero rigida. > Si
non è vero, ti sei irrigidita quando ho iniziato a massaggiarti. Ho capito, devo smetterla, non ti interessa. E invece ti rilassi e spingi la testa indietro
> Sei bravo, mi ci voleva proprio
penso “Si, ti ci voleva ma ti sei resa conto che hai appena poggiato la testa sul mio cazzo?” Dall’alto si vede la scollatura. Il reggiseno bianco contiene benissimo due belle montagne di carne morbida. Non resisto e piano piano scendo con le mani massaggiandoti il collo, la parte alta del petto e, con noncuranza, infilo un dito tra lo scollo. Che caldo fa li in mezzo? Già mi ci vedo il cazzo fare su e giù tra quelle colline calde e morbide.
Solo che non sei d’accordo, ti sposti in avanti.
> Che fai? > Ti faccio un massaggio. Sei così tesa. > Non è facile rilassarsi così.
Non ti sposti ma rimetti la testa leggermente inclinata indietro. Riprendo l’esplorazione da dove avevo lasciato. Piano scendo con le mani e ti allargo la camicia, vado su e giù e ogni volta scendo di più. Ora con le mani seguo l’orlo del reggiseno e infilo la punta del dito sotto. Ritorno su, con una mano resto sul collo e con la destra scendo, arrivo al reggiseno, infil tre dita sotto e mentre seguo il reggiseno sfioro il capezzolo duro. Non dici niente ma sussulti. Arrivo alla base del reggiseno ma invece di risalire passo sull’altro seno, lo prendo tutto nella mano ache se da sopra al reggiseno. Ansimi un attimo e poi ti alzi di scatto. Fai ...