Io so distinguere il sesso dall’amore
Data: 06/09/2019,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: RiceRo, Fonte: Annunci69
... cabina, si avvicina al mio orecchio sinistro, quello sul lato opposto rispetto Ric e mi sussurra: ”Mi fai impazzire Ro. Ho voglia vederti da solo la prossima volta. Ti va?”
Pur comprendendo la domanda e il pericolo insito in essa, che confermava i miei precedenti sospetti, in un attimo decido con la mia ormai consolidata sfrontatezza che era giunto il momento di dissuaderlo da tali fantasie, ma certo senza perdere ancora una volta il mio treno per l’orgasmo. Mi concentro spudoratamente sull’unica cosa che mi interessava e quindi prontamente e cinicamente gli rispondo: “No Alberto, toglitelo dalla testa. Io so distinguere il sesso dall’amore”.
E guardandolo dritto negli occhi: ”Tu sei il mio bull vero? E allora scopami senza tante storie e sborrami dentro”, “Sono la tua puttana”, e così dicendo gli afferro la lingua fra le labbra succhiandola. Riesco ad ottenere il mio scopo.
Nonostante il rifiuto Alberto è eccitatissimo dalla situazione altamente erotica e così pur assumendo una espressione delusa accelera il va e vieni nella mia passera stantuffandomi forte e strofinandomi il clitoride. E la mia eccitazione si accresce perchè avverto lo sperma di Ric che stà scivolando dal culetto lungo le mie cosce. In pochi secondi vengo urlando a lamenti strozzati il mio orgasmo travolgente. Che bello in doccia e sospesa fra le braccia possenti del mio bull.
Appena esaurita l’onda vibrante dell’orgasmo, mi accorgo che la delusione di Alberto si era fatta evidente, ma rimaneva ...
... eccitato non essendo venuto, allora capisco cosa devo fare. Quello che è giusto. Ho il dovere di ricompensare subito il mio bull per la bellissima e inconsueta scopata. Faccio cenno ad Alberto di lasciarmi scivolare giù, ma non perdo tempo. Non è giusto che la delusione che gli ho inflitto smorzi la sua splendida erezione. Mi inginocchio in doccia e gli faccio una lunga fellatio leccando e ingoiando il suo uccello, finchè il mio bull non ritorna in gran tiro con quello splendido e voluminoso uccello che si ritrova. Mi alzo in piedi e lo bacio vogliosa nella bocca. Poi sfrontata e spudorata mi giro appoggiandomi alla parete della cabina dicendogli:”Dai inculami forte come piace a te. Voglio che mi sborri nel culo”. E anche oggi mi stavo regalando una doppia inculata e soprattutto con quel meraviglioso cazzone.
Mi appoggia la mano sinistra sulle spalle e mi spinge con la guancia contro il vetro appannato della cabina doccia quasi con rudezza, e dopo aver inzuppato la mano destra con il gel da bagno emolliente e profumato comincia a massaggiarmi da dietro, spalmandomi l’ano e poi in profondità con le dita nel culetto. Mi stava chiaramente preparando alla monta, il mio stallone.
Quanto ero cambiata in quei mesi. Quanto ero diventata impudente e spudorata. Ero io la vera padrona del mio bull, sicura dell’Amore del mio uomo.
Intanto Alberto non si fa ripetere 2 volte l’invito e un pò perchè eccitato e un pò perchè incazzato con me per il rifiuto mi penetra secco il culetto ...