Firenze
Data: 05/09/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: aramis2, Fonte: Annunci69
... ancora un po’ di dolore al sedere, ma mi sentivo estremamente eccitato quando pensavo a quello che era successo quella notte. Quando tirai indietro le lenzuola vidi po’ di sangue nel letto, così come un sacco di sperma appiccicoso, capii che Gino mi aveva davvero spaccato l’anello prendendosi la mia verginità. Applicai una crema antisettica fresca infilandola con le dita nel buco del culo e mi sentii molto meglio.
Gino, il direttore dell’albergo, mi aveva dato la mia prima vera esperienza con un uomo, aveva preso la mia verginità e seminato in me il suo seme. L’avevo adorato e ora, la mattina dopo, sapevo che non vedevo l’ora di incontrarlo di nuovo. Non lo vidi a colazione ma mi si avvicinò poco prima che uscissi per visitare la città e mi sussurrò.
“È stato bellissimo ieri sera, grazie mille. Se vuoi divertirti un po’ di più stasera, spegni la luce, lascia la porta aperta, spogliati e siediti sul tuo letto verso le 10 e mezza.”
Mi sentii elettrizzato per tutto il giorno ed ero così eccitato che quando presi il bus per andare a pranzo non riuscivo a tenere le mani lontane dal mio uccello. Per fortuna avevo un’intera fila di posti tutta per me e non mi ci volle molto per sparare un carico, la maggior parte del quale finì nei miei pantaloni.
Quando nel tardo pomeriggio entrai in camera mia per una breve siesta, trovai un biglietto che mi chiedeva di chiamare un certo numero in albergo e chiedere di Mario. Lo feci, quando gli dissi chi ero, mi disse che doveva ...
... vedermi per qualche minuto e se avessi avuto il tempo sarebbe venuto nella mia stanza adesso.
Gli dissi che andava bene e dopo un paio di minuti bussarono alla porta. Quando aprii c’era uno dei ragazzi più alti e grossi che avessi mai visto. Probabilmente non aveva l’età di Gino, ma di certo sembrava forte.
Quasi mi spinse nella stanza, chiuse la porta e arrivò subito al punto, dicendo che la cameriera gli aveva detto del sangue e della sperma nel letto e di quanto fossi stato cattivello. Sapeva che era stato Gino e disse che avrebbe dovuto dire ai miei genitori che gli avevo permesso di scoparmi.
Lo supplicai e gli dissi che avrei fatto qualsiasi se non lo faceva.
Girò la chiave nella serratura.
“Ok, inginocchiati e tirami fuori il cazzo!”
Mi inginocchiai davanti a lui, gli aprii la patta ed infilai la mano, sentii la sua carne bollente. Glielo tirai fuori ed era molto più grosso di quello di Gino ma meno lungo.
“Mettici le labbra intorno e succhiami finché non ti dico di smetterla!”
Abbaiò.
Lo presi in bocca ed iniziai a succhiarlo e masturbarlo. Gli facevo scivolare via il prepuzio dal glande, il sapore era tanto incredibile che tentai di tirarlo fuori, ma lui mi tenne la testa dov’era.
“Mi sono masturbato prima solo pensando a cosa avrei fatto di te e dove avrei sparato il mio prossimo carico, così puoi pulire tutto il vecchio sperma e forse ti sparerò un nuovo carico in gola.”
Continuai a fare tutte le cose che Gino mi aveva insegnato, ...