Nel buio
Data: 03/09/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: zapiel, Fonte: Annunci69
... di cosa ci saremmo detti dopo, soprattutto in riferimento al rapporto che da sempre avevamo, un po’ goliardico ma molto schietto e “ruspante”, ma tutto veniva cancellato dalle sensazioni fisiche e mentali che stavo provando.
Ricordo chiaramente che mi eccitava molto l’ansimare, costante ma intenso e che variava ogni qualvolta io modificassi la manipolazione di quanto avevo tra le mani, quasi avessi un telecomando con i comandi a sorpresa
Mi resi conto che il movimento della mia mano destra, portava con se anche il mio viso quasi cercando il profumo di quel movimento stesso.
All’ennesimo passaggio del pollice sulla cappella, sentii che questa si era leggermente inumidita di una sostanza leggermente viscosa. La mia reazione fu immediata. Appoggiai la punta della lingua e cominciai ad assaporare pian piano quella piccolissima quantità di liquido che cominciava ad uscire. Il sapore era molto dolce con una leggera sfumatura aspra ma piacevole. Mentre la mia mano saliva e scendeva sul fusto, la lingua indugiava nella fessura del membro a cercare di assaporare tutto quello che stava uscendo.
Sentii forte un gemito quasi liberatorio da parte di Stefano e a questo punto feci scivolare tutto il membro nella mia bocca. Aiutai nel frattempo stefano a liberarsi dei pantaloni del pigiama e delle mutande che avevano iniziato ad essere d’impaccio
Alternavo profonde succhiate a energiche leccate sul frenulo per poter così anche annusare il tesoretto che avevo tra le ...
... mani.
Non anelavo che anche lui iniziasse ad usare la sua bocca su di me, ma avvenne e me ne resi conto un po’ dopo, tanto ero intento a lavorare il suo bell’arnese.
Ad un certo punto, il mio pensiero si focalizzò sull’unicità di quanto stava accadendo.
Sarebbe stato molto difficile che si ripetesse una situazione di questo genere, non tanto di sesso tra maschi, ma di sesso tra maschi amici, e quindi con una forte componente di fiducia intrinseca. Mi spaventò dunque la possibilità che questo finisse troppo presto e entrai quindi in uno stato di razionalità che mi imponeva di dosare i miei movimenti per evitare di fargli raggiungere l’orgasmo troppo presto. Non mi ponevo il problema del mio di orgasmo in quanto mi sentivo in grado di gestire la situazione.
Iniziai quindi un po’ a rallentare i miei movimenti lasciando talvolta la presa del membro e accarezzando un po’ le parti limitrofe, cosce, basso ventre, inguine. Ogni tanto la lingua scivolava anche sui testicoli accorgendomi solo allora che erano perfettamente depilati. Una bella sensazione mai nemmeno immaginata. A quel rallentamento, lui rispondeva con leggeri movimenti del bacino che indicavano la ricerca di sensazioni più intense.
Anche Stefano alternava carezze a leccate, e anche lui aveva comunque un po’ rallentato il ritmo in risonanza a quanto facevo io.
Prima che la posizione e i movimenti diventassero monotoni, accompagnai il bacino di Stefano a riappoggiarsi al letto e salii sopra di lui ad unire i nostri ...