Nel buio
Data: 03/09/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: zapiel, Fonte: Annunci69
... scambio di mano, ma molto raro.
I nostri ricordi si sono poi spinti anche nelle prime esperienze soft con le ragazze del quartiere, ma non siamo andati troppo a fondo in quanto, entrambi consapevoli che avremmo dovuto chiamare in causa anche la sorella di Stefano, il mio collega, con la quale io spesso avevo giocato intimamente.
Al termine della cena, considerando il fatto che alloggiavamo in un paesino piccolissimo e semideserto, ci siamo arroccati in una piccola birreria per un'altra oretta per poi ritirarci nella camera d'albergo.
Entrati nella camera, fui io il primo a farmi la doccia. Una tacita regola automatica che rispettava l'anzianità sia anagrafica che professionale.
Ancora nella mia mente non si era sviluppato alcun pensiero, ricordo solo un lieve senso di eccitazione fisica che avevo imputato alle due birre sorseggiate. L'eccitazione, però non era tale da indurmi a masturbarmi sotto la doccia, ma rimaneva una piacevole sensazione di fondo.
Uscito dalla doccia, mi misi in accappatoio a scrivere alcuni promemoria riguardo la giornata di lavoro e, mentre Stefano, a sua volta usufruiva del bagno mi misi in pigiama e mi stesi sul letto a leggere una rivista scientifica acquistata in autogrill.
Spegnemmo presto la luce, in vista anche della giornata successiva, ma nel buio, successe qualcosa che ancora oggi fatico a spiegarmi.
Il fatto di avere una persona estranea in camera con me, il buio, i ricordi dei racconti, fecero impennare enormemente ...
... quel leggero tappeto di eccitazione che mi aveva preso.
Cominciai a sentire un forte calore prendermi al petto, al collo e arrivare fino alle orecchie.
Avrei tanto desiderato che Stefano scomparisse per dieci minuti tanto da permettermi di masturbarmi selvaggiamente. Non facevo pensieri particolari e non immaginavo situazioni sessuali, semplicemente sentivo questa forte eccitazione salire sempre di più.
Ricordo chiaramente che ascoltavo il respiro di Stefano, per capire se stesse dormendo, nella speranza di potermi toccare liberamente. Pensai anche di rifugiarmi in bagno, ma temevo che il mio spostamento svegliasse il mio coinquilino, se già dormiente.
Il buio in camera era quasi totale, scorgevo appena il profilo delle coperte di Stefano ma non riuscivo a capire da che parte fosse girato.
Scendevo con la mano per provare a calmare una erezione che era diventata quasi dolorosa, ma non facevo che peggiorare la situazione. Riuscivo in qualche modo a contenere il mio respiro eccitato, ma chiaramente mi ponevo il problema di un eventuale orgasmo che, nel silenzio della camera poteva sicuramente essere percepito.
Non riuscivo più a dominare la mia mente. Pensieri si accavallavano.
Il posto isolato, il buio, Stefano che dormiva, la paura di farmi sentire, mi imprigionavano in una situazione dalla quale non vedevo via d'uscita. Finalmente, ad un certo punto, sentii il respiro di Stefano farsi pesante, segnale che poteva indicare che si fosse addentrato nel sonno ...