Nel buio
Data: 03/09/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: zapiel, Fonte: Annunci69
... profondo.
Ecco la via d'uscita. Potevo masturbarmi lentamente con la speranza di non essere sentito.
Iniziai pian piano a massaggiare il mio membro continuando però a tendere l'orecchio verso Stefano e fissando nel buio la sua postazione per percepire un qualsiasi segnale di pericolo.
La paura di venire rumorosamente, mi spingeva a fermarmi di tanto in tanto, e questo non faceva altro che aumentare a dismisura l'eccitazione e anche il piacere che avevo iniziato a procurarmi.
Mi feci trasportare un po’ dalla situazione ma ecco che percepii qualcosa di strano. Non so, una variazione, un movimento, qualcosa che mi ha imposto di fermarmi e verificare se tutto fosse ok.
Il respiro di Stefano c'era, ma non era così regolare come all'inizio. Mi fermai per ascoltare meglio, e puntando gli occhi sul profilo delle sue coperte vidi un movimento.
Guardai meglio, con attenzione. Possibile che la mia situazione fosse tale da farmi vedere ciò che in realtà non era? Intravedevo un movimento sotto le coperte che interpretavo come un leggero massaggio. Era localizzato proprio dove potevano ad occhio e croce, trovarsi le parti intime di Stefano. Stavo immaginando, travisando o era vero?
Il movimento si combinava in maniera sincrona con la respirazione quasi affannosa di Stefano. Non capivo più se stessi sognando, o se era tutto reale. D'istinto, feci un movimento brusco che serviva a me stesso a capire se ero padrone delle mie azioni e quindi sveglio. Ovviamente ottenni ...
... come risultato l’immediata immobilità del mio compagno di stanza, ma tornato il silenzio, gradatamente, tutto riprese. Realizzai dunque che anche lui si stava masturbando lentamente e il pensiero che mi balenò subito in mente, era se anche io avessi prodotto un rumore tale da essere sentito da lui.
Il fatto che si fosse fermato avendo sentito il mio brusco movimento però mi faceva pensare il contrario.
Non so cosa successe nella mia mente a quel punto, ma la paura svanì e lasciò spazio ad una audacia inaspettata. Pensai: “Siamo sulla stessa barca e dunque adesso riprendo anche io". Lentamente, un po’ alla volta ripresi il dolce massaggio, aumentando sempre di più volontariamente il rumore e il mio respiro. Dopo un paio di blocchi da parte di Stefano, raggiungemmo il tacito accordo. Ci masturbavamo simultaneamente, senza parlare e godendo, per quanto mi riguarda, di quanto fisicamente mi procuravo io e di quanto mentalmente mi procurava lui. Nessuna parola tra di noi, ma ormai non c’era più ritegno nei movimenti, pertanto era certa la consapevolezza ciascuno dell'altro.
Non so cosa mi prese, ma l'atmosfera del momento molto simile ad un sogno mi fece sragionare e in un attimo mi trovai in ginocchio, a fianco del letto di Stefano, senza pantaloni del pigiama e senza mutande con il desiderio di ascoltare e vedere più da vicino il godimento del mio amico.
Per un attimo lui si fermò, ma subito dopo riprese il movimento. Vidi anche che scostò le coperte, credo solo per ...