1. Invito a cena


    Data: 01/09/2019, Categorie: Etero Autore: TheOldJonny, Fonte: EroticiRacconti

    ... ci siamo” annuncio.
    
    Il mio capolavoro è pronto. Le verso del vino, mentre io mi faccio una tisana alla zenzero. Preparo i piatti e ci sediamo a tavola. “Buonissimo, Jonny. Ci sai proprio fare con la salsiccia!” esclama. Avvampo al viso e dico “grazie, ragiono con lo stomaco”. Conversiamo un po’ e ci spazzoliamo i piatti. Sono stato davvero bravo! Sposto i piatti e le pentole nel lavandino e mi siedo accanto a lei. Stavolta faccio io la prima mossa e la bacio.
    
    “Ma cosa fai?” urla lei. Cazzo, che ho combinato? Panico e paura. “Ahahah, scherzone!” ride. “Mi hai fatto prendere un coccolone” protesto. La sollevo dalla sedia, la appoggio al muro e la bacio. Lei ricambia decisamente e mi mordicchia le labbra. Io le palpo quel bel lato b, mentre nelle mutande sento che qualcosa si muove. Ovviamente è il mio pene, ma anche la sua mano. Stavolta i giochi li conduco io, almeno ci provo. La porto in camera da letto e la spoglio lentamente. Prima le scarpe, poi i jeans e infine il maglione. Reggiseno e perizoma bianchi coordinati. Resto un attimo immobile e poi sbotto “Cazzo, quanto sei bella, Ambra”. La bacio sul collo e le percorro i fianchi con le mani, quindi mi stacca da lei. “Ora è il mio turno” ordina. Tolgo le scarpe, mentre mi solleva la felpa e poi mi abbassa la tuta grigia. I miei boxer neri non ce la fanno più e lei bacia il mio sesso sulle mutande. La fermo subito, anche se la desidero molto. Si sdraia sul letto. Le abbasso le mutandine e massaggio la vulva da fuori ...
    ... delicatamente. Piano piano aumento la pressione e mi avvicino alle grandi labbra. Sento la tensione dei suoi muscoli ed è quello che voglio. Proseguo così con qualche minuto e poi la penetro prima con un dito e successivamente con due. Le piace, perché mugola e sento le dita fradice. Le prendo le cosce con entrambe le mani e passo la lingua attorno alla vagina. “Gnam gnam” la canzono. Mi sa che sta ammattendo, perché mi afferra per i capelli e reclina il capo all’indietro. Good job, Jonny.
    
    Di scatto si alza e per poco non mi dà una capocciata. Ma che succede? “Ti voglio ora” grida. Mi sposto, lei si siede sul letto e mi fa avvicinare a sé. Mi abbassa i boxer e si lecca le labbra. Avvolge le dita della sinistra alla base dello scroto, che usa come impugnatura per succhiarmi il cazzo. I ruoli si sono invertiti e non è che mi dispiaccia. Succhia e masturba l’asta con la destra, mentre con la sinistra gioca con le mie palle. Sto davvero godendo tanto. Le accarezzo il bel viso e provo a giocare con i suol seno, ma una strizzata un po’ più forte mi fa desistere. “Voglio scoparti, Ambra” le dico. “Ma come voglio io” ringhia. Siamo selvagge, ok, però metto il preservativo. Mi butta sul letto e sale su di me. Si infilza con il mio pene e mi cavalca. Il movimento dei suoi seni è ipnotico, però appena provo a salire lungo i fianchi, mi dà uno schiaffetto deciso sui coglioni. Ok, sto fermo. Per ora.
    
    Passati una decina di minuti, non ce la faccio più. Senza preavviso, la giro e sono ...