Marisa 4a
Data: 31/08/2019,
Categorie:
Tradimenti
Autore: Troy2a, Fonte: EroticiRacconti
... stanco di essere solo e siccome vi voglio bene come a dei figli, vorrei che veniste ad abitare qui. Questa casa, voi lo sapete, è enorme. Non sarete costretti a stare sempre con me, ma potrete vivere in un'ala attrezzata di tutto. Staremmo insieme solo quando lo vogliamo tutti. Cosa ne pensate?”
Io e Marisa scambiammo uno sguardo. Poi parlai io per entrambi.
“Devi darci il tempo di pensare. È una proposta molto generosa, ma abbiamo bisogno di qualche giorno per rifletterci insieme.”
“Naturalmente! Voglio solo dirvi che a me farebbe davvero piacere. E non solo per il fatto di poter scopare Marisa in qualsiasi momento, ma perché vi voglio bene davvero.”
“Tu che ne pensi?” chiesi a Marisa, mentre camminavamo senza meta per le vie del paese.
Lei capii subito a cosa mi riferivo.
“Fosse per me, lo farei subito! Ti amo e sono sicura che sei l'uomo giusto per me. E non credo ce ne siano tanti.”
“In che senso?”
“Non mi hai chiesto nulla, dopo la sera con Cesare. Mi è piaciuto da morire: non parlo di sensazioni fisiche. Quelle, credo me le sappia regalare solo paparino. Cesare ha un cazzo normale, che usa normalmente. Ma spogliarmi davanti a lui, sentirlo entrare dentro di me mi ha provocato una sensazione bellissima di eccitazione, quasi di potere. Mi sono sentita troia, felice di esserlo e di poterlo essere con il mio uomo accanto. Ecco perché sono convinta che sei l'uomo giusto. Ma è anche il motivo per cui devi essere tu a decidere,”
Ristetti alcuni ...
... istanti, in silenzio, a riflettere sulle sue parole, senza che lei mi incalzasse. Riflettevo e mi eccitavo. Lei troia ed io cornuto: che fantastica alchimia.
Tornammo a casa, quasi senza aver più detto una parola, ma respiravamo un'aria di serenità. Non c'era nessuno, oltre noi, in casa sua. L'abbracciai e la baciai.
“Quanti cazzi vuoi provare?” le chiesi.
“Tutti quelli che mi permetterai!” fu la sua risposta.
Sentii una scarica di eccitazione che, partendo dalla testa, attraversò tutto il corpo, per trasformarsi in una poderosa erezione. Quasi le strappai i jeans da dosso, le scostai di lato gli slip e la presi lì dove eravamo, in cucina, facendola sedere sul tavolo. La scopai furiosamente, sia in fica che in culo: pensavo di venire dopo pochi istanti, invece continuai a fotterla a lungo, con le sue braccia intorno al collo ed i suoi gemiti che mi lambivano le orecchie, alternandosi ai suoi incitamenti ad andare ancora più a fondo, come se mi fosse possibile. Le venni dentro e continuai a godere ancora a lungo; poi, spossato, mi abbandonai tra le sue braccia, ad ascoltare il suo respiro, ancora pesante.
“Marisa, mi vuoi sposare?”
“Prometto di esserti infedele sempre. E di amarti e cornificarti ogni giorno della mia vita!”
I nostri genitori non la presero bene: avrebbero voluto che finissimo prima l'università. Provarono prima a farci ragionare, poi la misero sul piano del ricatto, convinti di doverci sostenere per le spese e di doverci ospitare. Restarono di ...