1. Il dermatologo


    Data: 28/08/2019, Categorie: Prime Esperienze Autore: Elio84, Fonte: Annunci69

    ... castano scuro, una barba piena, folta ma curata, che gli copriva anche la bocca, occhi castano scuro e un nasone pronunciato che si sedeva sopra i baffoni della barba.
    
    Era vestito con un camice bianco, che spingeva di più in vita, ciò faceva pensare ad una pancia pronunciata, ma senza averne la certezza.
    
    Le mani erano enormi, ma molto curate, mentre parlava le osservavo, e non aveva un callo o un taglio in nessun posto, in più erano pulitissime, unghie comprese.
    
    "Noto che hai preso un bel pò di sole??" Mi disse scherzando e sorridendo. "Ehh, già" risposi, "e spero di non aver subito danni" continuai a dire imbarazzato.
    
    Il dermatologo di scatto si alzò in piedi dicendo: "Bene dai controlliamo! Spogliati pure, puoi mettere i tuoi abiti li sull'attaccapanni nell'angolo, poi distenditi pure sul lettino, così vediamo se è tutto apposto!"
    
    Feci di si con la testa, e obbedii al medico.
    
    Iniziai a spogliarmi lentamente, la pelle mi bruciava, quindi facevo un po fatica, ma ce la feci a rimanere a petto nudo, al che mi sedetti sul lettino e il medico, che nel mentre si stava lavando le mani, guardò verso di me: "Togli pure i pantaloni, vai tranquillo con calma se ti scotta, non preoccuparti, siamo qui per questo!"
    
    Tolsi anche i pantaloni e rimasi in slip, appoggiai tutto sull'attaccapanni nell'angolo e nervosamente mi distesi sul lettino.
    
    "Allora vediamo... girati pure di schiena a pancia in giù!" spense tutte le luci, rimanemmo al buio completo, e l'unica luce ...
    ... accesa era una lampadina blu che spostava lui di volta in volta mentre iniziava ad esplorare e scrutare da vicino il mio corpo.
    
    Iniziò da dietro le orecchie, per spostarsi sul collo, via via sempre piu giù, sentivo il suo respiro sulla mia schiena scottata, aveva un respiro profondo ed un buon profumo.
    
    Quando mi si avvicinava alla testa, potevo sentire un profumo che ricordava il sauvage di dior, le sue dita premevano dolcemente in punti in cui non ne sapevo il motivo, e ogni tanto mi diceva: "Ti fa male se premo cosi?" io facevo di no con la testa.
    
    "Qui a prima vista sembra tutto apposto! Girati pure!" Mi disse.
    
    Voltatomi cercai di appoggiare la schiena delicatamente, e mi scappò un "ahi!", lui mi fece un sorrisone paterno e mi tranquillizzò aiutandomi a distendermi delicatamente, per poi darmi coraggio con una pacca sul petto.
    
    Tornò quindi a partire con la sua indagine scrutandomi tutto il corpo, partì questa volta dalla fronte, occhi, naso, bocca, e giù scendendo sempre di più.
    
    Questa volta lo vedevo da vicino, era un uomo stupendo, mi aveva tranquillizzato e iniziai a rilassarmi, quando arrivò all altezza dei capezzoli si fermò, alzò la testa verso di me e guardandomi prese un capezzolo fra due dita ed iniziò a sfregarlo.
    
    "Qui anche ti brucia?" io ebbi un sussulto, mi venne la pelle d'oca e deglutì.
    
    "No li no.." passò all'altro capezzolo sfregandolo: " E qui?"
    
    "Nemmeno li brucia" risposi.
    
    "Molto bene allora non hai preso un ustione troppo ...
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