1. Vedo non vedo


    Data: 24/08/2019, Categorie: Esibizionismo Autore: Biancopizzo, Fonte: EroticiRacconti

    La storia che voglio raccontare risale alla me non ancora fidanzata con Alberto, la me che vedeva Alberto solo in presenza della sua fidanzata Aurora.
    
    Una breve premessa: prima che ci mettessimo insieme io e Alberto ci siamo sempre voluti, ma non ci siamo mai potuti avere, siamo state due persone con un tempismo tutt’altro che perfetto.
    
    Al momento io studiavo nella sua stessa città e il caso ha voluto che trovassi casa a pochi metri dalla sua senza neanche volerlo. Dopo anni e anni questo poteva essere un segno, l’unico inconveniente era la fidanzata (storica).
    
    Alberto ed io ci sentivamo di nascosto sporadicamente, quando tornava a casa nel weekend mi contattava, abbiamo provato a sentirci da amici, ma abbiamo ceduto. Fantasticavamo su quello che avremmo sempre voluto fare. Mi piaceva provocarlo, sapevo che si sarebbe eccitato anche solo vedendomi tirare fuori la lingua, figuriamoci qualcosa di più. Il fatto che quasi mi implorasse per fare quel tipo di conversazioni, avere le mie foto, mi faceva sentire potente: cadeva ai miei piedi. Meno lo cercavo più mi scriveva, quelle chat erano qualcosa di super eccitante per me, immaginarlo a masturbarsi sulle mie foto ancora e ancora mi faceva proprio godere.
    
    Quella sera decisi di voler giocare pesante, misi dei pantaloni neri molto molto aderenti, il mio sedere era il suo punto debole ne era ossessionato, abbinai una camicetta bianca corta incrociata sul davanti che mi lasciava le spalle scoperte. Arrivati davanti ...
    ... al ristorante Alberto rimase incantato, andai comunque verso di lui per dargli due baci e salutai anche Aurora. Pensai “ottimo se questo è l’effetto che gli faccio, figuriamoci se mi vede di spalle”.
    
    Per tutta la cena Alberto non mi staccò gli occhi di dosso, mi sorrideva, cercava ogni pretesto anche solo per sfiorarmi. Così decisi che era arrivato il momento di farmi vedere un po’ meglio: optai per andare in bagno, mi alzai e sfilai con nonchalance fino alla porta, lui era impietrito. E siamo a due. Quando tornai chiesi consiglio su quale foto mettere come storia su Instagram, le foto non erano provocanti, ma avevano quel giusto pizzico di malizia, tanto da metterlo in difficoltà, di nuovo.
    
    Mi offrii la cena, nel mentre io rimasi davanti alla porta e Aurora sul marciapiede. In quel momento il mio cuore smise di battere, Alberto si era preso la sua rivincita, aveva giocato la sua carta: ancora con il portafoglio in mano mentre ringraziava il proprietario, si mise dietro di me, con una mano mi stringeva il fianco e con l’altra la clavicola. Mi attirava sempre più verso di lui, non in modo troppo evidente perché sennò Aurora se ne sarebbe accorta, camuffò quello che poteva essere un gesto per scostarmi, con uno per farmi capire che a giocare non ero solo io. Ricordo ancora quella stretta, un brivido mi attraversò tutta la schiena. Aurora non aveva visto niente, solo io e lui sapevamo, solo io e lui sentivamo. La semplicità con cui mi toccò, tra un discorso e l’altro, ...
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