1. Freddo 2


    Data: 17/08/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Margie, Fonte: EroticiRacconti

    ... sono controllabili. La donna è bianca, bianchissima nei punti in cui emerge da un mantello blu intenso. Sembra un cadavere, ma si muove flessuosa e sensuale. Ride. Ripete la sua domanda. La mia mitragliatrice dentale mi lascia rispondere qualcosa che vorrebbe essere un sì. Capirà? S'avvicina, mi sfiora. Riesce a provocarmi un brivido, anche se non capisco se le sue dita siano calde o più fredde di me. Muove i miei piercing, lentamente, uno dopo l'altro, tutti e sette. La sua voce dai suoni glaciali mi dice che sì, forse ho bisogno di scaldarmi, mi promette di tornare in breve tempo. Buio e silenzio, improvvisi. Percepisco nel gelo la mia rinnovata solitudine. Provo di nuovo a toccarmi, come per sentire vita attorno a me. Un lampo è breve, mentre il bagliore che mi accieca è persistente. La donna ora indossa stivali che le arrivano sopra il ginocchio, con un tacco che la rende più alta di me. Il vestito è mio, l'ho fatto io, l'indossavo ieri, quand'è giunto mio marito. Volevo mi saltasse addosso e così è stato. In quei momenti avevo caldo, tanto. È una canottiera, il vestito, con le spalline sottili, molto scollata, cortissima. Sotto le ascelle è ...
    ... completamente aperta, soltanto una piccola cucitura riesce a creare l'asola attraverso cui passano le braccia. A lei copre bene l'inguine, a me no. Basta un soffio d'aria per sollevare uno dei due lembi e mostrare la propria nudità. La donna ora è abbronzata, sembra quasi una mulatta. Afferra come dal nulla un oggetto di metallo, una specie di sbarra. All'estremità opposta all'impugnatura lignea una luce quasi bianca, rovente, terrorizzante. Un presagio atroce trova subito conferma. La donna mi dice che il marchio a fuoco che sta per impormi mi scalderà per bene. Poi ride sarcastica. "È il marchio delle puttane." Così imparo a scoparmi il suo uomo. Urlo terrorizzata. Tendo le braccia nel vuoto in un gesto di estrema difesa... La voce di mio marito mi chiede spaventata che cosa mi stia accadendo. Sto ansimando, senza fiato. Dove sono? Distesa, mi sollevo e mi siedo. Intanto la luce si accende. Vedo il piumone accasciato sul pavimento. Non è poi così freddo come nel sogno, però coperta starò sicuramente meglio. Lui mi abbraccia. Il suo calore si diffonde su di me, dentro di me; mi scioglie il corpo e la mente. Le prospettive sono mutate, drasticamente. 
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