1. La mia mamma.


    Data: 12/03/2018, Categorie: Erotici Racconti, Racconti Erotici, Incesti Autore: Inigo, Fonte: RaccontiMilu

    ... a leccarmi e mordicchiarmi il lato del collo, risalendolo con la lingua. Il mio dito, nel suo tanga, accarezzava le labbra della sua figa bagnata.Quando la lingua di mamma ebbe raggiunto il mio orecchio, me lo leccò avidamente, dal lobo fino in cima, e ne mordicchiò il contorno con lentezza, cosa che mi faceva tremare di piacere. Con la stessa lentezza, raggiunto e mordicchiato il lobo, si fermò. E sempre con la bocca appoggiata al mio orecchio, disse queste parole: ‘La faresti una cosa a tre con mamma e papà?’
    
    Al sentire la voce di mamma che mi faceva una domanda del genere, istintivamente infilai nella sua figa il dito con cui gliela stavo accarezzando dall’esterno, così lei si immobilizzò per un istante, emettendo un sospiro.Aspettai almeno un minuto prima di rispondere. Nel frattempo, mamma mi sganciò i pantaloni e tirò fuori il mio cazzo, che era già durissimo, e cominciò a farmi una lenta sega.Mentre ci davamo piacere l’un l’altra con le mani, chiesi malizioso ‘è una tua idea?’
    
    ‘Ci avevo pensato, ma… l’ha proposta papà per primo. Ci ha… ci ha visti ieri… in bagno’.
    
    ‘E tu… cosa gli hai detto?’
    
    ‘Gli ho raccontato tutto… di noi’.
    
    ‘Come… come ha reagito?’
    
    ‘All’inizio era arrabbiato… poi… eccitato… perché era… una nostra fantasia… da tempo… Comunque… ne abbiamo parlato molto…’
    
    ‘Non solo parlato, immagino…’
    
    ‘No… ovviamente’.
    
    ‘E com’è finita la… chiacchierata?’
    
    ‘Ho detto… che te ne avrei parlato’.
    
    ‘Ci credo… che sono un porco… ho preso dai ...
    ... miei genitori!’
    
    ‘Decisamente…’
    
    Ridemmo, mentre ancora ci masturbavamo a vicenda. Dopo un po’ tolsi il dito dalla sua figa e le sfilai le mutandine, mentre lei, afferratomi il cazzo, lo indirizzò verso l’entrata della sua passerina. Penetrai mamma lentamente, per godermi ogni secondo e per farle sentire ogni centimetro del mio cazzo che entrava in lei. Cominciai a muovere il bacino per far andare avanti e indietro il mio cazzo dentro la meravigliosa figa di mamma. Ma all’improvviso… lei mi fermò, dicendo ‘aspetta… Andiamo a letto…’. A me lì per lì non faceva differenza, scoparla sul letto di camera o sul tavolo della cucina. Tirai fuori il cazzo dalla sua figa, lei mi prese per mano e mi condusse in camera sua.
    
    Quando fummo arrivati nella stanza, mamma mi fece fermare davanti al suo letto e mi spogliò, togliendomi prima la maglietta e poi sfilandomi jeans, mutande e calzini. A quel punto mi sussurrò ‘chiudi gli occhi’. Li chiusi, chiedendomi che giochino volesse fare. Mi spinse, facendomi cadere all’indietro sul suo letto. Continuai a tenere gli occhi chiusi. Un istante dopo, sentii la lingua di mamma che, cominciando dalla base dell’asta e arrivando fino alla cappella, mi leccava il cazzo lentamente, gustandosi e facendomi gustare tutto il piacere di quella leccata. Una volta che la sua lingua ebbe raggiunto la mia cappella, sentii distintamente le sue labbra che la avvolgevano… Che premurosa, la mia mamma, a tenere la mia cappella al calduccio tra le sue labbra… e a ...
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