1. La mia mamma.


    Data: 12/03/2018, Categorie: Erotici Racconti, Racconti Erotici, Incesti Autore: Inigo, Fonte: RaccontiMilu

    ... l’oscurità di quando mi ero appena svegliato. Probabilmente la luce del sole filtrava dalle imposte già da un po’, ma io ero stato troppo occupato a chiavare la mia mamma, per accorgermene.Anche mamma riaprì gli occhioni marroni-verdi, che illuminati da un raggio di luce sembravano ancora più belli. Il suo sguardo dolcissimo mi faceva sciogliere…Si sdraiò accanto a me, su un fianco, non staccando gli occhi dai miei. La bellezza del suo corpo nudo veniva esaltata dalla luce tenera che permeava nella camera. Io provavo un misto tra dolcezza infinita e voglia di scoparmi ogni centimetro del suo corpo perfetto. Avrei dato chissà cosa per scopare quelle tettone e sborrarci sopra, in quell’esatto momento. Ma l’espressione sul volto di mamma mi faceva capire che non era il momento per questo. Era il momento di parlare.
    
    ‘Di’ qualcosa’, disse. Io non sapevo cosa dire e optai per un banale ‘sei bellissima’. Lei allungò una mano e mi accarezzò il viso, dicendo ‘sei tu che sei bellissimo. Ma mi riferivo… a quello che è successo fra noi’. Io le chiesi preoccupato ‘vorresti che non fosse successo?’.
    
    ‘Sono felicissima di quello che è successo’, sospirò. ‘È stata la cosa più bella della mia vita, oltre alla tua nascita’.
    
    Non credevo alle mie orecchie. Scopare con me… era stata la cosa più bella della sua vita.
    
    ‘Anche per me è stata la cosa più bella’, dissi sinceramente.
    
    ‘Lo so… visto che mi desideri da sempre’, rispose.
    
    Rimasi interdetto per un istante, non sapendo ...
    ... cosa dire.
    
    ‘Come sai che ti desidero da sempre?’
    
    ‘Una mamma se ne accorge, se il suo bambino ha sentimenti… particolari, nei suoi confronti. E poi mi accorgevo che mi spiavi, spesso anche quando facevo l’amore con papà. Mi accorgevo che, dopo avermi spiata, spesso ti chiudevi in bagno o in camera, a… sfogare l’eccitazione che avevi per me. A volte sarei anche voluta entrare, per ‘beccarti’ nel momento in cui ti masturbavi pensando a me. Se non l’ho mai fatto è stato un po’ per imbarazzo e un po’ perché mi dispiaceva interromperti… Anche se magari ti sarebbe piaciuto vedermi entrare in quei momenti’.
    
    Esitai, prima di rispondere.
    
    ‘Mi sarebbe piaciuto… tantissimo…’
    
    ‘Mi piaceva che ti masturbassi per me… E mi piacevano mille cose che notavo di te…’
    
    ‘P-per esempio?’
    
    ‘Per esempio, vedevo che fissavi di continuo le mie tette’.
    
    Arrossii.
    
    ‘Ti vedevo crescere senza smettere di cercarmi, abbracciarmi, spiarmi… Ti vedevo sempre più uomo, anche se rimanevi sempre mio figlio. Quando papà se n’è andato e tu mi consolavi con le tue parole, con i tuoi abbracci, sentivo la tua eccitazione… e sentivo anche la mia’.
    
    Sospirammo contemporaneamente.
    
    ‘Siamo arrivati anche a parlare di cose così… intime, per una mamma e un figlio… come le mie… ‘bocce’, come ci piace chiamarle. Mi eccitava sentirti nominare le mie bocce, mi eccitava sentirti dire quanto ti piacciono…’
    
    Fece una pausa. Mi sorrise, col suo sorriso più dolce, bellissimo, che da sempre mi faceva ...
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