1. Il diario di un antenato


    Data: 13/08/2019, Categorie: Gay / Bisex Prime Esperienze Sesso Interrazziale Autore: aramis45, Fonte: xHamster

    ... Sparai il mio sperma, mi vestii rapidamente e ritornai al campo.
    
    Quando mio padre ritornò mi disse che dovevo fare un viaggio per prendermi cura degli affari per conto suo. Obiettai, ma lui insistette. Mi preparai per il viaggio e mio padre disse che avrei avuto bisogno di un schiavo che guidasse il cocchio perché il suo conducente non poteva farlo. Io scelsi subito Joshua.
    
    Viaggiammo tutto il giorno e ci fermammo per dormire la notte. Io dormii nel cocchio mentre Joshua dormì fuori con una coperta.
    
    Il secondo giorno dovevamo attraversare un piccolo torrente gonfio d’acqua per un recente temporale. L'acqua divenne troppo forte per le ruote ed il cocchio si capovolse. Joshua ed io fummo gettati nell'acqua fredda e la corrente cominciò a trascinarmi a valle.
    
    Fui trascinato contro una grande pietra dove sbattei la testa e persi coscienza. Il resto di quello che accadde mi tornò in mente molto più tardi.
    
    Joshua riuscì ad afferrarmi prima che affogassi e mi tirò fuori dall'acqua. Eravamo ambedue completamente bagnati. Tutti i nostri vestiti erano fradici ed il cocchio distrutto. Lui portò me e delle borse in una caverna vicina, dopo di che accese un fuoco per scaldarci.
    
    Io rabbrividivo, avevo un gran freddo e la febbre. Joshua spogliò ambedue e distese i vestiti vicini al fuoco. Sdraiò anche me vicino al fuoco, ma io non smettevo di rabbrividire. Entravo ed uscivo dalla coscienza e balbettavo incoerentemente.
    
    Joshua era preoccupato per me e comprese che doveva ...
    ... tenermi caldo oppure sarei morto. Mi prese e mi tirò vicino al suo corpo; stava seduto contro la parete della caverna, mi fece sedere sul suo grembo avvolgendomi nelle sue braccia e pigiando insieme i nostri toraci.
    
    Mi implorò di guarire, disse che non voleva che morissi. A quel punto ritornai in me e gli dissi che non pensavo di essere a quel punto. Lui afferrò la mia testa e mi disse di non morire. Le nostre facce erano a meno di due centimetri e potevo sentire il suo alito caldo sulle mie labbra. Mi mossi in avanti e misi le labbra contro le sue. Lui non fece resistenza, invece pigiò le sue labbra contro le mie e mi baciò con trasporto. Sentii il mio pene rispondere e poi anche il suo lo fece.
    
    Sentivo il suo grosso cazzo contro il sedere nudo. Mentre ci baciavamo le sue anche si mossero strofinando il suo cazzo contro la fessura del mio culo.
    
    Portai una mano dietro di me ed afferrai il suo grosso uccello. Alzai le anche a sufficienza per appoggiare il suo cazzo al mio buco del culo. Tentai poi di sedermi indietro e guidare il uccello dentro di me. Ma essendo vergine ed avendo lui un cazzo così grosso, non fu una cosa facile, ma Joshua non resistette.
    
    Afferrò le mie anche e mi tenne a mezz’aria mentre cominciava a scivolare dentro di me. Finalmente la sua grossa cappella irruppe oltre il mio anello. Io ululai di dolore e tentai di togliermi, ma lui mi tenne là.
    
    “No, signore” Disse: “Non deve togliersi. Lei l’ha voluto, io glielo darò.”
    
    Io smisi di lottare ...