La trasformazione di una giovane mogliettina
Data: 12/08/2019,
Categorie:
Etero
Lesbo
Incesti
Autore: Novellina, Fonte: RaccontiMilu
... lo diceva sfilò la cinghia dai pantaloni e le urlò “ora ne prendi venti e voglio che le conti tutte…se perdi il conto ricomincio da capo!”
E iniziò a colpirle il culo lasciandole strisce viola sulle natiche.
“Uno, due, treeee, quattroooooo,,,,” il quinto arrivò seguito dal sesto e invece di contare “bastaaaa Padrone, non ne posso più, pietààà!” Ma Dimitri, senza scomporsi….
‘si ricomincia ‘
E ricominciò a dar cinghiate forti e decise e Lulù riprese a contare sempre più a fatica tra mille lacrime, ormai con il trucco disfatto. Colate di mascara sul volto completamente segnato, così come il suo culo ormai gonfio e violaceo, fino all’ultima tra tremiti e lamenti sentii la propria voce tremante “vvveennttttiiiiii”
Dimitri era proprio cattivo ma anche capace di cogliere ogni particolare e si accorse prima di lei della figa pulsante ormai lucida dei sui umori che le colavano abbondanti . Non si capacitava ma tutto quel dolore l’aveva eccitata. E lui ‘sei la mia cagna in calore, vestiti che andiamo! Ma prima fatti mettere il plug e il collare. Non hai ancora imparato la lezione?’ e cosi dicendo, senza nessun riguardo le infilò il plug, poi, prendendola per i capelli le disse, ‘vestiti e sbrigati’
Lulù singhiozzante si alzò prese il vestitino e se lo infilò dalla testa e mentre lo faceva si vide riflessa nello specchio con i segni blu che non lasciavano alcun dubbio sulle cinghiate appena ricevute si accorse che il vestito era così corto che chiunque ...
... avrebbe visto che era appena stata battuta.
Ancora sconvolta dal trattamento, le lacrime agli occhi, si trovò con il collare al collo e Dimitri davanti a lei che le infilava il moschettone del guinzaglio e’
‘sei pronta, usciamo!
Non riusciva a reagire, a parlare. Era ancora a piedi nudi con il trucco sfatto e Dimitri che la tirava come fosse una cagna riottosa. E si sentiva il culo pieno e mostruosamente imbarazzata perché era a tutti evidente che non era altro che un oggetto.
Uscirono in strada, saranno state le 16.30 del pomeriggio, al massimo le 17.00 e nella strada iniziava a tornare la gente a casa. Si vergognava da matti. E più si vergognava più si eccitava.
Dimitri, intanto la trascinava borioso verso la sua macchina. ‘tu sali dietro. Mettiti a 4 zampe tra i sedili come la cagna che sei!’ e lei si accucciò.
Non vide dove stessero andando ma quando si fermarono e le venne aperta la portiera, e Dimitri la prese per il guinzaglio, si accorse di essere davanti a un locale un po’ malfamato della città. Era un centro estetico di cui si vociferava offrisse anche altri servizi.
Si diressero verso la porta d’ingresso e lei al guinzaglio sempre più sconvolta, umiliata, incapace di opporre resistenza ma sempre più eccitata.
La porta si spalancò e si trovarono in un locale scuro. Venne loro incontro una vecchia megera che fissò Lulù con un sorriso sardonico e rivolgendosi solo a Dimitri ‘Carissimo, benvenuto, è questa la cagna da preparare? Un gran ...