1. Vita di coppia 13


    Data: 10/08/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: FRANK_1987, Fonte: Annunci69

    ... nella mano nella Medina perché gli occidentali che lo fanno vengono immediatamente etichettati per quelli che sono.
    
    “Stai attento, va bene?”, dico a Mario “qui ci si può perdere tra tutta questa gente”
    
    “Potresti perderti anche tu”
    
    “Non credo proprio. E poi ricordati che qui ci sono borseggiatori ovunque e anche uomini dalla mano morta”
    
    “Non credo che i marocchini si metteranno a tastarmi”, precisa il mio fidanzato “qui l’omosessualità e’ punibile e non mi molesterà nessuno”
    
    “In pubblico ma in privato si”
    
    “E smettila, mica sono una ragazzina”
    
    “Eppure a me piacerebbe riprovare un altro gelato di colore”, gli dico facendolo sorridere
    
    “Quanto costa questa?”, chiedo in inglese ad un mercante
    
    “Regalo per fidanzata?”, fa lui “no, no, nessuna fidanzata”, gli rispondo agitando femminilmente la mano
    
    L’uomo mi guarda in malo modo e si riprende la collanina che volevo comprare. Mi ricordo di aver letto su una guida turistica prima di partire, che questo tipo di domande vengono rivolte frequentemente sia agli uomini che sono da soli che a quelli che girano in coppia per testare una presunta natura frociarola. Ci allontaniamo dalla bancarella e decidiamo di separarci. Almeno in questo modo riusciremo a comprare qualche souvenir. Altri mercanti fanno la stessa domanda sia a me che a Mario ma gli rispondiamo che le nostre fidanzate stanno osservando dei tappeti poco distanti da noi. Così, tutto quello che vogliamo regalare alle nostre famiglie, viene comprato ...
    ... e torniamo in albergo. La vacanza deve durare una settimana ed ancora non siamo riusciti a trombarci o a farci trombare da qualcuno. Non che sia necessario ma si sa che quando si va in vacanza, una bella scopata con la fauna locale ci sta. Ho appena fatto la doccia ed esco dal bagno con l’asciugamano alla vita. Prendo il cellulare da sopra il comodino e mi siedo come gli indiani sul letto. Smanetto un po’ su internet aiutato dal wi-fi dell’hotel e scopro l’esistenza di un bar gay-friendly. In questo posto l’omosessualità non viene stigmatizzata, non più di tanto però, perché sembra un po’ una sorta di ghetto dove i gay possono restare nel loro recinti senza uscire dal perimetro, un po’ come i maiali. Va beh, l’importante e’ che possiamo fare quello che va fatto, scopare o divertirci soltanto non importa, senza essere arrestati. Quando anche Mario finisce di fare la doccia, gli comunico la mia intenzione di andare in quel locale.
    
    “Tesoro, non ti sembra di esagerare?”
    
    “Per quale motivo?”, gli chiedo
    
    “Perché potrebbero arrestarci. Io non voglio finire in prigione ed essere carne da macello per degli energumeni che non vedono mai la luce del sole”
    
    “Mmh, lo fai sembrare così erotico”, gli dico
    
    “Smettila di scherzare”
    
    “Mario e’ un posto gay-friendly, nessuno ci disturberà. Lo so che e’ brutto da dire ma meglio andare in questa specie di ghetto a divertirci un po’ che fare delle cose che non faremmo mai. Io sono stanco di girare separato da te per le bancarelle ...
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