1. Da "Opus Pistorum" - Henry Miller


    Data: 09/08/2019, Categorie: Maturo Tabù Voyeur Autore: emeritoporco, Fonte: xHamster

    Trovo Ernest a letto.
    
    Lo vedo che sta sulle spine. Forse aspetta qualche visita di fica. Non s'è mosso
    
    dal letto e sta sdraiato coi ginocchi alzati. Gli domando se si sente poco bene. No,
    
    benone — risponde — solo un po' stanco — e simula uno sbadiglio. Beh, allora
    
    me ne vado, faccio io, ma proprio in quella qualcosa si muove sotto le coltri.
    
    Mai visto Ernest tanto imbarazzato. "Di che sesso è?" domando.
    
    Lui getta indietro le coperte e scopre una pargoletta di dieci о undici anni,
    
    annidata fra i suoi ginocchi.
    
    "Se resisteva altri due minuti, l'avrei fatta franca," dice il mio amico. "Ma, Alf,
    
    mi raccomando, non dir niente a nessuno. Non mi mettere nei guai."
    
    La pargoletta si raddrizza sulla schiena e getta all’indietro i lunghi capelli
    
    bruni. Si deterge il sudore della fronte col lenzuolo. Faceva troppo caldo, dice, lì
    
    sotto. A momenti moriva soffocata. Siede sulla proda del letto e mi guarda.
    
    "Cosa usi come esca? Le caramelle?"
    
    Ernest non ride della mia battuta. È la figlia dei gestori del bar qui vicino, mi
    
    dice. Poi, sulla difensiva: "Mica viene soltanto da me. La conoscono tutti nel
    
    quartiere. E nessuno ha più niente da insegnarle, sai, Alf. Prova a farle qualche
    
    domanda."
    
    La pargoletta allarga le gambe e mi mostra la purchiaccolina calva. "Puoi
    
    scoparmi tu pure, se vuoi. Però prima tocca a mister Ernest."
    
    "Ti chiava spesso, mister Ernest, pupa?" le chiedo.
    
    "Questa sarà la terza о quarta volta. Stava giusto ...
    ... per montarmi, quando lei è
    
    arrivato."
    
    "Fate pure, mica sono un guastafeste," dico io.
    
    La pargoletta ha cominciato a gingillarsi con la passerina e, con l'altra mano,
    
    dà noia all'uccello di Ernest.
    
    Ernest seguita ancora a vergognarsi. Per rianimarlo gli dico che, al suo posto,
    
    io... eccetera eccetera. Si rinfranca subito.
    
    "Perdio, Alf. Ci dovresti provare. Non me lo sarei mai aspettato, da me stesso.
    
    Campassi mill'anni, dicevo... E invece! Sapessi che sfizio." Allunga una mano e
    
    accarezza il culetto alla pargola. "Guardala! Non è un tesoro? E dovessi sentirla,
    
    quando attacca a dire zozzerie. Racconta certe storie... Non ci credo, alla metà.
    
    Ma l'altra metà basta a farti rizzare i capelli in testa e il cazzo dalla parte opposta.
    
    La sorcetta è senza peli ma Ir puzza già di fica, appena appena. Prova ad
    
    accostarci il naso."
    
    La pargoletta smette di disturbare se stessa e gli agguanta l'uccello con ambo
    
    le manucce.
    
    Se n'intende abbastanza, di cazzi, per capire che cosa li fa grossi... si china e
    
    lascia che i suoi capelli lo solletichino mentir lei fa scivolare le dita su e giù.
    
    "Non è così che mi piaceva chiavare," seguita Ernest. "Cazzo, no! Ci provo solo
    
    tanto per cambiare. E lei è grande abbastanza... non le fa alcun male о che. Gesù
    
    Cristo, Alf, si fa scopare comunque, lei... tanto vale che ci provo e che scopro che
    
    effetto fa."
    
    Si metterebbe a cantare l'inno nazionale fra un minuto, ma la ragazza lo ha
    
    tanto ...
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