1. QUANDO LA MOGLIE E’ IN VACANZA


    Data: 04/08/2019, Categorie: Etero Autore: Maverick, Fonte: RaccontiMilu

    ... il cazzo ormai duro e pronto, accennando ad un lento massaggio lungo l’asta, ma sul viso di Gaspare comparve subito un’espressione di timore misto a vergogna.
    
    ——–no, no, signora professoressa, aspetti un momento per favore….sono molto sensibile e non vorrei rovinare tutto….sa, l’emozione di vedere le gambe di una insegnante così bella può giocare un brutto scherzo ———
    
    ———– va bene, ci penso io, tu cerca solo di rilassarti, so come fare in questi casi —
    
    Strinsi allora il cazzo con una mano e con l’altra afferrai entrambi i coglioni strizzandoli con un certo vigore, fino a provocare un suo gemito di dolore. In queste condizioni l’eiaculazione viene inibita e si può guadagnare tempo.
    
    Tenendo stretto il tutto, scesi in ginocchio ed iniziai a leccare la cappella, imboccandola ogni tanto per un breve risucchio… Gaspare gemeva piano e cominciava a godere….piano piano aumentai la profondità del risucchio attenuando anche un po’ la stretta sui coglioni. Superato in quel modo il primo momento critico, il più difficile da reggere, si abituò gradualmente alla pompa.
    
    In breve affondai sul cazzo teso arrivando a contenerlo tutto in bocca e in gola…..per lui il godimento era da capogiro, non credo che avesse mai provato un simile lavoro di bocca…. tolsi le mani e appoggiai le palme sul suo culo nudo, palpandolo eroticamente.…infine infilai la mano sinistra sotto il vestitino e dentro le mutandine, per stimolarmi il clitoride.
    
    Però Gaspare si accorse di questa mia ...
    ... manovra e il pensierino delle mie dita che frullavano sulla figa mentre lui mi scopava in bocca fece rompere il delicato equilibrio che ancora gli permetteva di reggere. Allora sbroccò di schianto, io ebbi l’impressione di avere in bocca la canna per innaffiare il giardino….il getto fu così potente da gonfiarmi in un attimo la bocca e benchè volessi trattenere la sborra, un gocciolone bianco superò la barriera delle mie labbra serrate e colò giù dalla bocca spiaccicandosi sul seno e sul vestito.
    
    Gaspare, esauriti finalmente gli spruzzi, ritirò la canna dalla mia bocca che si aprì, offrendo ai suoi occhi increduli la vista della sua sborra bianca e della mia lingua semisommersa. Io come sempre assaporai il seme maschile, ne gustai il sapore dolciastro e l’aroma intenso di muschio e di pino…..prima di inghiottire con un solo lungo sorso quella calda, fragrante e odorosa spremuta di maschio…………………………………………………
    
    ———– ora che sei più calmo, Gaspare, dimmi che cosa ti ha colpito di me quando mi hai vista uscire da quel bar….——
    
    ——— a dire il vero più che vedere mi sembrava di sognare… quella che si è presentata ai miei occhi era l’immagine della donna vera, la donna ideale che ho sempre sognato….e stava camminando come al rallentatore. Invece che pochi secondi, la scena per me è durata ore, tale è stata l’intensità del mio sguardo e la enorme quantità di immagini che si sono stampate nella mia mente in un solo attimo… vedevo i suoi capelli, il seno, le gambe e come un computer ...
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