La farmacista ha fatto il pieno – cap. 1
Data: 02/08/2019,
Categorie:
Racconti Erotici,
Etero
Autoerotismo
Autore: ALBIFEETLOVERS, Fonte: RaccontiMilu
... esagerato. “Perchè intanto non mi lecchi le mie dita sudate”, e sfilando il piedino destra dallo zoccoletto gliele misi in bocca, provocando subito una reazione da parte sua che incominciò a ciucciarmele, e dal cazzo che continuò ad ingrossarsi. “Mmm che bell’amichetto che abbiamo qui”, e appoggiai l’altro piedino al cazzo incominciando un eccitante su e giù. “Ohh Dani ma questo è un sogno”, mugolò eccitato Giorgio, “No caro, questo è un sogno, e balzai a terra inginocchiandomi e prendendolo in bocca con avidità. Dopo cinque minuti a mulinarlo alternando ciucciate a leccate dalla base alla cappella, presi un profilattico dall’armadietto vicino, lo misi dentro il suo cazzo, e dopo essermi tolta reggiseno e mutandine ed essere rimasta completamente nuda, mi misi alla pecorina ordinandogli di penetrarmi a fondo. “Scopami tuttaa”, e Giorgio incominciò a pomparmi dentro mentre io mi appoggiavo alla parete dello stanzino. Appena sentì che ormai stava venendo, mi girai e raccolsi la sborra tutta in bocca, leccando anche alcune gocce che erano finite per terra: meglio non lasciare prove pensai…
“Allora Giorgio andata bene l’iniezione”, disse il titolare, il signor Girardi. E Giorgio rispose allo stesso tempo strizzandomi l’occhio, “Daniela è una maestra, non mi ha fatto nemmeno male. Anzi…”
Non è che tutti i giorni capitino occasioni simili, però quando dovevo chiudere io ne approfittavo per masturbarmi nel retro, e quella sera quando sentì la voce di Massimo mi ricomposi ...
... velocemente eccetto anche se il mio sguardo rimaneva comunque eccitato. Beh, in fondo perchè non provarci con un ragazzo così giovane e carino? Feci che togliermi il reggiseno e lasciare scoperta un’ ampia parte del grembiule, in modo da far intravedere le mie tettone nude. “Ciao Massimo, solita consegna?” gli dissi lanciandogli uno dei miei sorrisi accattivanti, “Sì parecchi preservativi tra l’altro” e ricambiò il mio sguardo in modo allusivo. A quel punto slacciai il grumbiule, lo aprì in modo da far vedere le mie poppe nude e con dei capezzoli che si stavano indurendo, e gli dissi languidamente: “Portali nel retro che li proviamo”, e sculettando lo precedetti, e mentre entravamo nello stanzino mi prese il culo sotto il vestito e lo strizzò, “Mmm troia ci divertiremo”, facendomi girare e schiaffandogli la lingua in bocca. “Sì maialino”, e mi tolsi la veste e adagiandomi sul lettino delle iniezioni spalancai le gambe invitandolo a togliermi le mutandine. Massimo me le sfilò e incominciò a lapparmi la figa, e io gli sussurrai “mettiamoci a 69, voglio farti impazzire!”. Gli presi il suo calippo ben fornito e incominciai a mordicchiarlo e strizzarlo con la mano dalle palle all’asta arrivando fino alla punta, mentre lui alternavo lingue e dita nella fica bagnatissima, “Ahh Max sono un lagoo!” urlai senza ritegno ormai in estasi. Mi tolsi dal suo manubrio ormai duro e mettendommi sopra di lui e infilandomi il cazzo in fica, incominciai uno smorzacandela lento, volevo farglielo ...