1. La farmacista ha fatto il pieno – cap. 1


    Data: 02/08/2019, Categorie: Racconti Erotici, Etero Autoerotismo Autore: ALBIFEETLOVERS, Fonte: RaccontiMilu

    Ero nel retrobottega della farmacia e mi stavo sditalinando da impazzire, urlando eccitata visto che era ora di chiusura ed ero sola. “Ahhhh se ci fosse un maschio adesso ad impalarmiii” gemetti senza ritegno mentre la figa ormai era bagnata e stavo venendo a furia di stimolarmi il clitoride. Mi adagiai contro il muro pensando a come sarei apparsa vista da fuori: ero mezzanuda sotto il camice con una tetta che sporgeva maliziosa e la gonna alzata oscenamente, con le mutandine spostate per farmi toccare la fichetta, peccato che… Cos’era questo rumore?? “Daniela sono Massimo ci sei??”, era il ragazzo che consegnava le medicine me n’ero completamente dimenticata!!
    
    Ok, facciamo un attimo le presentazioni. Sono Daniela, una bella moretta di venticinque anni che lavora nella farmacia di M., una bella città di mare con un buon clima tutto l’anno. Senza falsa modestia so di piacere molto ai clienti, soprattutto i maschietti, visto le mie forme abbondanti e il mio visino da gatta. Ogni volta che c’è da fare un’iniezione o un esame tipo elettrocardiogramma vogliono me, perchè sono gentile e… diciamolo pure, bona! Non che voglia approfittarne della cosa, anzi, però la carne è carne e non si può sempre sfuggire alle tentazioni.
    
    L’occasione si presentò in un giorno d’estate e parecchio caldo. Ero vestita solo del mio grembiule con reggiseno e mutandine sotto, e degli zoccoletti carini che evidenziavano i miei piedini numero 37 e un delizioso smalto argentato. Non che volessi ...
    ... approfittare del mio look, ma è certo che la mia terza di seno risaltasse sotto il vestito che indossavo. Di sicuro non lasciava indifferente il signor Bianchi, un bel cinquantenne che approfittava della nostra cortesia per farsi fare delle iniezioni nella stanzetta sul retro, che usavamo per tutte le prestazioni speciali.
    
    Certo detto così poteva sembrare allusivo, ma non avrei pensato che la mia sarebbe stata proprio… una prestazione speciale! In genere fare un’iniezione era una cosa banale, ma non quella mattina. “Ehm Dani, ho chiesto te perchè è una cosa delicata: dovresti farmi un’iniezione al pene!”, mi disse un pò imbarazzato Giorgio, come mi aveva detto di chiamarlo. “Scusami”? risposi abbastanza sconcertata. “Vedi, soffro di disfunzione erettile. Non è che il mio… ehm, cazzo, non venga duro, è che non lo viene con regolarità. Per esempio stamattina…” e abbassò i pantaloni rivelando una nerchia non lunghissima ma molto larga, moolto larga. “Scusami ancora, ma non mi sembra… molle anzi!”, replicai stupita. Quel pene era veramente interessante, e a mia discolpa erano mesi che non ne vedevo una avendo mollato quel cretino di Beppe. “Beh, forse perchè ci sei tu…” quasi sussurrò in tono falsamente innocente. “Beh Giorgio, potremmo fare una prova allora”, “Cioè Dani?”, e prima di replicare mi sbottonai il grembiule che indossavo rimanendo solo con reggiseno e mutandine. “Vediamo quanto viene duro se… vede di più” dissi, allo stesso tempo sedendomi e accavallando in modo ...
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