Storia di aurora - cap. 3 "la vendetta"
Data: 02/08/2019,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: aurorafilippo, Fonte: Annunci69
Eppure nel mondo attorno è lei nulla è mutato.
Come ogni giorno esce di casa nella frizzante aria di primavera, la strada che percorre risuona come sempre sotto i suoi tacchi e sono usuali anche i negozi che aprono, il vocio e i rumori nei bar, la gente per strada, gli studenti con gli zaini e la sua scuola.
Il giorno prima l'ha chiamata il suo ragazzo dal paese. Sta bene, gli ha detto, ma molto impegnata e che no, meglio che non venga su questa settimana perché deve prepararsi per quell'esame di fine corso per l'abilitazione all'insegnamento e lui si capisco, ha risposto, e c'è stata qualche pausa di troppo fra una frase e l'altra, da parte di entrambi.
Ma la verità è che in quel fine settimana tornerà Giulia a trovarla e, benché stia davvero studiando in quei giorni, fa grande fatica a concentrarsi.
Spesso, a casa o in classe, le capita di avere lo sguardo fisso nel vuoto e di fare dei pensieri. «Sono stata proprio io ad accettare il suo invito in quelle sette sere? E poi l'altra volta, con i due suoi amici? E con Giulia, nel mio letto?», e parlando fra se stringe ancora più le gambe accavallate e sente un sapore sulle labbra, nella bocca …
Giulia le aveva detto:«Ti ha trattato come un oggetto, devi vendicarti! Invitalo nel tuo appartamento sabato sera per un aperitivo e spiegagli come vogliamo giocare ...».
Aurora gli aveva scritto un breve messaggio e lui, dopo qualche minuto dalla lettura, le aveva risposto che si, sarebbe andato con piacere a casa sua ...
... e, di poche parole come sempre, non aveva aggiunto altro.
La sera dell'appuntamento, mentre attende che Giulia arrivi, Aurora guarda le vetrine sotto i portici del centro. Si sofferma dapprima di fronte ad un negozio di lingerie ma con un interesse diverso rispetto al passato, quando considerava quei capi non strumenti di seduzione ma una semplice decorazione del suo corpo.
«Quelle scarpe sarebbero perfette», pensa poi, immaginandosi su quei tacchi vertiginosi e con quei nastri di pelle lucida avvolti attorno alla caviglia. Il suo profilo longilineo ma dai fianchi generosi si staglia contro la vetrina illuminata e attrae più di uno sguardo, maschile e femminile.
«Ah, se fossi un uomo!», le dice all'improvviso alle sue spalle Giulia, che appena giunta abbraccia l'amica assorta nelle sue fantasie.
Poco dopo a casa sembrano due ragazzine che giocano a truccarsi da donne davanti allo specchio: Giulia più provocante, col trucco carico e i seni in evidenza, Aurora di un'elegante semplicità, su quei tacchi che le fanno le gambe ancora più lunghe sotto la gonna corta di pelle nera.
Quando lui suona alla porta comincia il gioco. Come da accordi, appena entrato si volta e si lascia bendare da Aurora che poi lo prende per mano e lo conduce con sé.
«Anche se non puoi vederla ti presento la mia amica, Giulia» gli dice in soggiorno e quella gli si rivolge con un «Ciao, piacere!» che accende in lui un sorriso.
Aurora vive tutta la situazione con un senso di eccitazione ...