Un saluto agli amici
Data: 02/08/2019,
Categorie:
Anale
Comici
Voyeur
Autore: Duraldur, Fonte: xHamster
Ormai stavamo andandocene dalla casa avuta in affitto, in quella zona di Milano troppo vicino alle autostrade nord. La notizia però giunse come una frecciata nel costato a quegli amici che ci avevano frequentato, In particolare Paolo l’elettrauto, “i dettagli sono nel racconto il buon vicinato”, capivano di aver perso delle esperienze irripetibili.
già quale donna avrebbe più aperto la porta nuda con le scarpe e Marzia la chiattona della tintoria di chi avrebbe più sparlato, godendo però anche lei dei racconti piccanti di Tanja Fabiani, l’alter ego di Lucia.
Comunque la decisione era presa da tempo, ancora un giorno di attesa poi tutti quegli s**toloni pronti per il trasloco ben accatastati sarebbero migrati. Il citofono suonò distraendoci dalle operazioni di imballaggio, era Paolo, dopo essersi annunciato ci raggiunse a quel dannatissimi miserabili trenta metri quadrati al quarto piano senza ascensore : “So che sono le ultime ore è siccome è l’una mi sono permesso di portarvi qualcosa da mangiare e un termos di caffè, sono veramente dispiaciuto mi mancherete”.
Già in tutto quel caos avevamo dimenticato di procurarci il pranzo, e il buon Paolo era veramente un amico, nonostante le situazioni propizie non aveva mai approfittato di Lucia. Lei prima lo ringraziò con un bacio sulle labbra, poi preso un foglio di carta lo dispose sugli s**toloni, apparecchiando alla belle meglio quella improvvisata tavola.
Faceva caldo e lei era vestita con una canottierina bianca e ...
... degli short rossi ,ai piedi le classiche infradito, i seni sembravano voler uscire dal loro contenitore e i capezzoli erano ben visibili sotto il cotone bianco che più che coprirla ne evidenziavano le forme.
Alla piccola volpe non sfuggirono gli sguardi radiografici ai quali era sottoposta, quindi guardò severa il desco poi : “Ragazzi così non va, manca una cosa importante vado a prenderla” . a noi sembrava tutto a posto ma guai contrariarla, andò nella stanza attigua, sentii che armeggiava con una s**tola e cinque minuti dopo ricomparve, era completamente nuda unica concessione al vestiario una giarrettiera rossa, ai piedi le scarpe di vernice nera aperte sul davanti con tacco vertiginoso, era meravigliosa con quel triangolino ben curato, i suoi seni turgidi e quei capezzolini maliziosi appuntiti per l’eccitazione puntati verso l’alto, e poi il sorriso smagliante della femmina dolce e sicura, dai cui occhi neri sprizzavano scintille di lussuria. Si appoggio un solo attimo allo stipite della porta in posizione da diva con i piedi leggermente incrociati, poi visto il nostro sguardo stupito disse:“ Non è possibile resistere fa troppo caldo e poi … mi sento più a mio agio così? Adesso possiamo iniziare”.
Si sedette divise le porzioni poi: “Be Paolo non potevo lasciarti senza l’ultimo saluto, so che ti piaccio nuda con le scarpe”. Ridendo e parlando del futuro terminammo quel frugale pasto” alla muratore” con il caffè da campeggio. Proprio mente sorseggiava il caffè sul volto ...