1. L'infermiera (seconda parte)


    Data: 01/08/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: masoc, Fonte: EroticiRacconti

    ... sulle sue cosce, che nel frattempo aveva scoperto, tra le quali il pene andò ad incastrarsi procurandogli una piacevole sensazione.
    
    - Pronto? Ora si comincia. Ti darò cinquanta sculacciate e voglio che tu le conti ad alta voce e per ognuna mi ringrazi.
    
    Marco pensò, tra sé e sé, che tutto sommato cinquanta non erano così tante da non poter resistere e disse che era pronto.
    
    Quando arrivò la prima le convinzioni di Marco cominciarono a vacillare. Sonia aveva colpito fortissimo, a mano aperta con una violenza inaspettata e lui restò senza fiato.
    
    - Non ho sentito contare, vorrà dire che ora ripeterò il colpo
    
    E giù un’altra sculacciata se possibile ancora più dolorosa
    
    - Allora? Ti decidi a contare?
    
    - Sì, sì…due
    
    - E no caro mio, questa era ancora la prima e visto che hai sbagliato ricominciamo
    
    E giù un’altra sculacciata. Questa volta Marco fu prontissimo
    
    - Uno
    
    - Uno cosa?
    
    - Uno, grazie
    
    - Okay, ricominciamo
    
    Altra sculacciata sul culo di Marco che nel frattempo si era già colorato di un bel rosato tendente al rosso e mostrava la stampa delle cinque dita su entrambe le natiche.
    
    - Uno, grazie
    
    - Finalmente hai imparato, bene
    
    Ed iniziò una scarica di colpi, tutti forti, fortissimi con brevissimo intervallo tra l’uno e l’altro appena il tempo, per Marco, di contarli, cosa che fece sempre sollecitamente temendo, se avesse rallentato, di dover ricominciare daccapo.
    
    La sculacciata fu durissima, Marco che si era pentito di aver accettato di ...
    ... sottoporsi a questa tortura così a cuor leggero, non vedeva l’ora che finisse per dare un po’ di refrigerio al suo povero culo che bruciava maledettamente e che aveva assunto un bel color rosso brillante. Dal trentacinquesimo colpo in poi, oltre a contare e ringraziare, non riuscì a trattenersi e cominciò ad emettere dei suoni che inizialmente erano solo dei guaiti sommessi ma che presto si trasformarono in urletti di dolore.
    
    Finalmente giunse la fatidica e tanto agognata, da Marco, cinquantesima sculacciata e potè rialzarsi massaggiandosi le natiche così duramente provate e, manco a dirlo, della sua iniziale erezione non v’era più traccia.
    
    Ma quando cercò di rivestirsi…
    
    - Aspetta a rivestirti, non penserai che abbiamo finito? Nonostante le mie raccomandazioni iniziali hai fatto un casino con i tuoi urletti da femminuccia. Io qui ci vivo e non voglio che i vicini pensino chissà che cosa. Sarai punito per questo con altre venti sculacciate.
    
    Marco ascoltò esterrefatto quelle parole senza avere la forza di ribellarsi e Sonia, alzandosi dalla sedia, come se fosse la cosa più normale del mondo, si tolse le mutandine e le ficcò a forza nella sua bocca
    
    - Così anche se urli non ti sentirà nessuno, dovresti essere contento dell’onore che ti faccio di farti assaggiare il mio sapore. Sai è da stamattina presto che le indosso e all’ospedale ho dovuto far pipì ma mancava la carta igienica e ho dovuto asciugarmi con quelle.
    
    E con un sorriso di scherno riprese posto sulla ...