L'infermiera (seconda parte)
Data: 01/08/2019,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: masoc, Fonte: EroticiRacconti
Dopo una notte in bianco, passata a pensare e ripensare agli accadimenti della giornata appena trascorsa, in uno stato di continua eccitazione parzialmente attenuata da una strana inquietudine che non riusciva a scacciare, Marco avrebbe dovuto recarsi in facoltà per riprendere le lezioni.
Ma vuoi per i postumi della sbornia, vuoi per il sonno perso non se la sentì e restò in casa ad oziare per tutta la mattinata, cercando di scacciare i pensieri che continuavano ad attraversargli la mente.
Ad un certo punto non ce la fece più, si vestì e uscì sul pianerottolo per intercettare Sonia, quando fosse rientrata.
Si erano fatte le 12,30 e lui calcolò che avendo iniziato il turno molto presto non avrebbe dovuto tardare molto, cosa che puntualmente si verificò. Verso l’una eccola comparire, nella sua divisa di infermiera.
Appena lo vide accennò un sorriso ironico e avvicinandosi gli disse
- E tu che ci fai qui fuori?
- Aspettavo te
- E come mai?
- Continuavo a pensare a ieri e…ma ne dobbiamo parlare qui sul pianerottolo? Non mi fai entrare?
- Certo, entra pure.
E così dicendo aprì la porta di casa ed entrambi entrarono.
- Allora, cos’è che devi dirmi?
- Beh sai, è un po’ imbarazzante… ma non riesco a non pensare a quello che abbiamo fatto ieri.
- Da come parli sembra che sia stata la prima volta che vai a letto con una donna!
- No… sai… non è quello, si tratta più che altro di…
- Ragazzo mio, sono stanca, è da stamattina che lavoro, o mi ...
... dici cosa vuoi o, per favore, vattene e fammi riposare.
- Va bene, mi è piaciuto quando mi hai…sì, quando mi hai sculacciato.
Sonia, che sapeva bene sin dall’inizio dove Marco voleva andare a parare, si mise a ridere lasciandolo un po’ interdetto.
- Così ti sono piaciute le sculacciate? Ma guarda… non l’avrei mai detto… ma bello mio quelle non erano sculacciate, quelle erano carezze, le sculacciate vere sono un’altra cosa. Vuoi provare?
Marco fu preso un po’ alla sprovvista, non si aspettava quella proposta così, su due piedi, tentennò un po’ ma vuoi per la voglia che aveva, vuoi per la paura che Sonia se ne pentisse, accettò
- Va bene.
- Guarda che se accetti te le prendi tutte fino alla fine, tante quante io deciderò di dartene e non voglio sentire lamenti e proteste.
Marco, punto nel vivo, si sentì trattato come un ragazzino incapace di sopportare un po’ di dolore
- Va bene, non la fare tanto lunga, non sono mica un bambino.
Un sorriso malevolo si dipinse sulla faccia di Sonia
- D’accordo grand’uomo, andiamo di là
E così dicendo prese Marco per mano e lo condusse in soggiorno, prese una sedia e si sedette
- Abbassati i pantaloni e gli slip e stenditi sulle mie ginocchia
Marco eseguì prontamente presentando orgoglioso alla vista di Sonia una bella erezione, ma il commento in tono duro fu
- Quella ora non serve, vedremo se ci sarà ancora quando avrò finito con te.
Detto ciò lo prese per un braccio e lo tirò a se facendolo atterrare ...