Rapimento 3
Data: 29/07/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: maledesire, Fonte: Annunci69
Poi sentii qualcuno avvicinarsi e una voce vicina alle orecchie mi disse che sarei stato slegato ma che non dovevo muovermi per un paio di minuti, poi avrei dovuto alzarmi, togliere mascherina e scendere dal camion con le braccia incrociate dietro la schiena così come ero senza ripulirmi e senza togliere la morsa alla bocca.
Venni slegato e sentii un portellone aprirsi.
Mi tolsi la benda lorda di sborra mentre una fioca luce e aria nuova entravano dal portellone aperto, alzai il busto sentendo colare anche la sborra che mi riempiva il torace e mi guardai attorno. L’olezzo di sudore, piscio, cazzo e sesso era intenso.
Ero nel fondo di un lungo camion, dietro una serie di scatoloni, ero stato violentato legato su un lurido materasso sopra una rete. Mi alzai a fatica in piedi e anche la sborra in culo cominciò a colare dal mio buco aperto.
Nel materasso si vedevano anche chiazze di sangue così portai una mano al mio culo, ma le dita rimasero lorde solo di sborra, forse aveva lenito le mie pareti lacerate dalla prima violenza. Era assurdo, doveva essere un incubo, non poteva essere reale.
Da fuori qualcuno mi ordinò di uscire chiamandomi per nome e confermandomi che era tutto reale, e così nudo e sporco mi diressi verso la luce.
Scesi dal camion, mi trovavo all’interno di un capannone e rimasi come accecato dalla luce cui non ero più abituato. Quattro uomini con il viso coperto da un passamontagna si avvicinarono, due mi affiancarono e mi presero per le ...
... braccia mentre gli altri due mi misero delle catene alle caviglie ed ai polsi. Un quinto uomo alle mie spalle mi allacciò una cinghia al collo. Poi una pressione alle spalle mi spinse in ginocchio e venni circondato.
Il tipo alle mie spalle che non aveva visto iniziò a parlare: “La sborra che hai addosso dimostra che l’addestramento è già iniziato, Mettiti giù a 4 zampe, culo in alto e testa al pavimento, la posizione che dovrai mantenere sempre a meno che non ti venga ordinato altrimenti”. Obbedii visto che altro non potevo fare.
Poi due mani mi presero le chiappe spingendo verso l’esterno per mettere in bella mostra il mio buco del culo. “Il figlio del superboss direi che non ha più un buchetto vergine ma ben usato. Ora feccia, questo sarà il tuo nome d’ora in avanti, dimmi quanti cazzi ti hanno già spanato questo buco”
Biascicai un quattro.
“Ah feccia pensavo anche di più, allora erano bei calibri, ti sarai divertito. Ora spingi in fuori e fammi vedere la sborra che ti esce dal culo”.
Iniziai a piangere implorando.
Le mani sulle chiappe mollarono la presa ma ricevetti due forti sberle da altre due mani che mi allargarono nuovamente le chiappe e due dita si intrufolarono dentro il mio buco rovistando all’interno.
“Ah feccia qui dentro non ne hai tanta di sborra. Ho bisogno di qualche foto del tuo culo che cola sborra e questa che hai dentro fa poco… mmmmh ..dai può servirti come lubrificante. Ti lascio in buone mani, anzi tra bravi cazzi ah ah ah. Voi mi ...