Profonde ondate di piacere
Data: 27/07/2019,
Categorie:
Etero
Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu
... il mio, strofinandosi contro con violenza. Il fondo schiena le ondeggia, guidando le mie mani giù lungo il solco, offrendo al loro tatto, quel tenero bocciolo scuro, ma non è questo che voglio, non subito.
Adesso voglio ricambiare il dono meraviglioso d’una bocca vogliosa di succhi, generosa di passione. Ancora stretta a me in un bacio interminabile, la faccio adagiare sul tavolino sfilandole i pantaloncini ormai intrisi d’un liquido dolce come il miele. Io m’abbasso mentre le sue gambe m’attirano e mi stringono, intanto che le sue mani mi scompigliano i capelli in preda a spasmi di piacere. Io cerco d’imitare i movimenti della sua bocca che poco prima m’avevano fatto fremere di piacere su quel piccolo organo pulsante. Lo accarezzo, lo succhio, lo sfioro divaricando le piccole labbra con la lingua, dato che ogni mio movimento è per lei fonte d’incontenibili tremiti e di leggeri sospiri.
Con un dito comincio ad accarezzarle quella morbida umidità che costituisce l’ingresso alla fonte del suo e del mio piacere: ne spalanco i cancelli, ne violo l’entrata alla ricerca di una zona, d’un punto preciso che so d’essere in grado di farle provare un piacere fantastico e indescrivibile. Come risposta lei annaspa e boccheggia, aggrappandosi con le mani ai bordi del tavolino per evitare di cadere, intanto le mie labbra massaggiano ininterrottamente la zona intorno al clitoride che percuoto più volte, sollecitandolo ambo le direzioni con energia.
Quando il mio dito ...
... giunge a contatto con quella piccola zona spugnosa dentro la sua alcova, la sua schiena s’inarca come per un riflesso condizionato, in quanto ogni pressione in quel punto e ogni strofinio è seguito da un fremito, da un respiro più affannoso del precedente, da un mugolio più deciso finché l’orgasmo la travolge. Le mani quasi bianche per lo sforzo, serrate intorno ai bordi del tavolo attenuano appena i violenti spasmi di godimento che la sconquassano: lei frigna, cerca di dibattersi, tuttavia nel frattempo mi cinge la testa con le gambe in modo tale che non possa lasciarla. Io lascio che l’ondata di piacere che l’ha sopraffatta lentamente si ritiri e svanisca rendendo più delicate e gentili le mie carezze, permettendole così d’assaporare la calma che giunge, frattanto io mi sollevo così appoggio una guancia sul suo morbido seno:
‘Sì, scopami adesso, non resisto più’ – mi bisbiglia in un orecchio.
Io rimango per un attimo sbalordito e sorpreso, perché non l’avevo mai sentita conversare in questo modo:
‘Dai, scopami, infilamelo’ – mi ripete in modo forsennato e frenetico.
Io mi riprendo dallo sbalordimento e m’accorgo che il suo orgasmo ha avuto un effetto rivitalizzante su di me: il mio sesso è di nuovo duro, pronto, desideroso di dare e provare piacere. Mi rialzo contemplandole il seno dai capezzoli ancora eretti e l’afferro per le anche lasciando che sia lei a guidarmi. Con la mano mi prende alla base del membro e m’attira a sé fino a penetrarla per metà, ...