1. Una mano in aiuto – Epilogo


    Data: 27/07/2019, Categorie: Racconti Erotici, Etero Incesti Autore: enea, Fonte: RaccontiMilu

    ... record…insomma di una lunghissima scena porno in cui i protagonisti sembrano fare esercizi ginnici piuttosto che scopare con passione.
    
    Ma non andò così: ero così in estasi, che, travolto da tutte quelle sensazioni improvvise mi lasciai andare all’orgasmo.
    
    “Ohhh…Carlo…ma cosa fai?!” – esclamò Lea mentre sentiva spararsi dentro la mia sborra calda
    
    L’imbarazzo che provai venne subito spazzato dal suo tono divertito – “…non vedevi l’ora di riempirmi, eh?!”
    
    Tornò a baciarmi delicatamente mentre sentivo le prime gocce di sborra gocciolare dalla sua fica sul mio pube.
    
    “…a questo punto…caro mio campioncino bello…hai due opzioni…” – continuò con tono falsamente serio e alternando parole a baci
    
    “…dal momento che non sono…nè la tua mammina nè la tua sguattera…caro il mio non-ancora-dottore Carlo… …o pulisci con la tua lingua impertinente…il macello che hai combinato tra le mie gambe…o te lo fai tornare duro immediatamente!”
    
    Decisi di portare avanti in modo diverso quel gioco: “E se invece…”
    
    Lea aggrottò le ciglia in attesa che continuassi.
    
    “E se invece ti dessi una sonora sculacciata?” – aggiunsi facendo colpendo con forza la sua chiappa con la mano
    
    Un oh di stupore dipinse il volto di Lea: “ma sei un Bruto!” – disse scherzosamente
    
    Iniziammo una giocosa lotta, lei tentando colpendo ripetutamente il mio petto e io cercando i possibili punti dove soffrisse il solletico. Rotolammo giù dal letto finendo uno sull’altra. Ridemmo.
    
    Cominciai a baciarla ...
    ... nuovamente. Staccatomi dalla sua bocca feci scorrere le labbra sul suo collo, sul suo petto, sui suoi seni. Mi soffermai a succhiare i suoi capezzoli mentre il respiro di Lea cominciava a diventare affannoso. Continuai a scendere seminando sulla pancia, sull’addome, sul pube rasato e infine tra le sue gambe. Mentre assaggiavo per la prima volta la sua sbroda dolcissima mista alle ultime gocce della mia sborra Lea posò le sue mani sulla mia testa, come a volermi guidare nell’esplorazione della parte più intima e proibita del suo corpo.
    
    Cominciò a gemere mentre tentava con le dita tra i miei capelli di dare il ritmo giusto alla mia lingua sul suo clitoride.
    
    Indescrivibile l’orgasmo che la travolse.
    
    Tornai su di lei, iniziai a baciarla passandole il sapore dei nostri orgasmi. Mi era tornato duro. Tra un bacio e l’altro le infilzai la fica con il mio cazzo tornato in piena erezione. Un mugugno di piacere di Lea accompagnò quel mio gesto.
    
    Cominciai a fotterla.
    
    Staccata la bocca dalla sua e puntellando le mie braccia mi ero messo a darle colpi sempre più decisi.
    
    “Ohhh…Carlo….come mi scopa bene il mio ometto….”
    
    In preda all’eccitazione le parole di Lea si fecero sempre più volgari e sconclusionati.
    
    “Ahhhh…siiii…che bel cazzone che hai…sfondami per bene…fai vedere alla tua mammina chi comanda in casa! Scopa la tua mammina…la tua mammina troia…”
    
    La mammina che sognava il rapporto incestuoso con il figlio…era questa la fantasia inconfessata di Lea! Decisi di ...