Io e flo: l'esplosione
Data: 26/07/2019,
Categorie:
Scambio di Coppia
Autore: Zindo, Fonte: Annunci69
Dopo la narrazione del mio primo incontro con Flò
(vedi: https://www.annunci69.it/racconti-erotici/altro/Io-e-Flo-il-primo-incontro_96955.html )
e del percorso fatto con lei per arrivare a vivere l'esperienza di uno scambio di coppia
(vedi: https://www.annunci69.it/racconti-erotici/scambio/Io-e-Flo-dalla-fantasia-al-concretizzare_96956.html )
ecco la narrazione della prima esperienza a quattro, strettamente collegato alla parte precedente,
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Le donne erano infatti arrivate e non da poco. Io e Paolo le trovammo sedute su uno dei due grossi divani del salone che sorseggiavano il caffè. Adriana chiese se doveva prepararne anche per noi due. Paolo le disse di stare comoda perché ci avrebbe pensato lui.
Lo lasciai fare senza stare a dirgli che io ne avrei fatto a meno. Non mi interessava nulla del caffè, ero interessato invece alle due donne sedute in maniera più scomposta che rilassata sul divano. Flò in particolare mi sembrava trasformata, nonostante tutto di lei ed in lei era identico a poco più di venti minuti prima, certamente meno di mezz'ora, quando ci eravamo divisi in due diversi equipaggi.
Tutto tranne la luce dei suoi occhi.
Non le avevo mai visto quella particolare lucentezza dello sguardo e, credo per la prima volta dopo alcuni anni, non riuscii ad intuire quali fossero i pensieri che le passavano per la testa.
Mi sarebbe piaciuto che o con parole o con qualche suo gesto da me interpretabile mi avesse confermato la sua contentezza ...
... per essere arrivati, dopo troppe fantasticherie, a vivere il nostro sogno erotico.
In effetti quel suo modo di guardarmi avrebbe potuto significare anche “ Finalmente” o anche di più, che ne so, per esempio “Vedi che non era poi cosi difficile trovare una coppia ?”, o magari “Siamo stati fortunati a trovare una bella coppia”...
Sì, il suo sguardo poteva anche voler dire cose come queste, ma poteva anche dire l'esatto contrario, per esempio “Ma che stiamo facendo?” oppure “Portami via finché siamo in tempo”... Insomma non la capii come le altre volte e di lei potevo pensare tutto ed il contrario di tutto, tranne una cosa che non aveva “contrario” ma solo, eventualmente “sinonimi”; era più bella del solito! Quel “bella” lo si poteva sostituire con altri aggettivi similari ma non di significato opposto.
Le avrei voluto dire qualcosa ma non mi uscivano parole e le sorrisi quando pensai che forse anche lei si limitava a guardarmi perché, come me, era incapace di dire o fare qualsiasi altra cosa.
Adriana prese anche la tazzina di Flò e si alzò per andare a portarle in altra stanza, forse una cucina e, passandomi innanzi a distanza quasi zero, al punto che mi sembrò anche che mi avesse sfiorato, mi disse “Non hai occhi che per lei...Potrei offendermi, sai”.
In quello stesso momento Flò tese una mano verso me. Sarei stato in imbarazzo se avessi dovuto scegliere tra le due, ma siccome Adriana proseguì nel suo andare altrove con le sue tazzine in mano, io mi mossi verso ...