1. Anna, una ragazza timida


    Data: 22/07/2019, Categorie: Etero Autore: Alex8219, Fonte: Annunci69

    ... mie.
    
    Sul fatto che fosse focosa, ci avevo preso in pieno: aveva cominciato ad ansimare di piacere non appena ci eravamo avvinghiati. Le mie remore scomparvero, e l’alcool mi fece andare le mani dritte al punto focale delle mie fantasticherie: quel gran pezzo di culo. Lei mugolò ancora più intensamente, al che mi resi conto che potevo lasciarmi andare completamente. Le slacciai i pantaloni e glieli calai assieme alle mutande sotto alle chiappe sporgenti, che afferrai con decisione allargandole. Ero ubriaco e senza freni, al che, non potendomi trattenere, dissi: “Anna, perdonami, ma io questo culo te lo devo leccare”. Lei fece una risatina un po’ imbarazzata, ma io mi stavo già contorcendo per inginocchiarmi davanti al divano, spingendola non proprio delicatamente in modo da portare quel sedere davanti alla mia faccia. Lo allargai con i pollici, rimirando l’ano. Era un ano stupendo, peloso ma pulito, dalla larga aureola scura ma liscia, il buchino improvvisamente rosato. Sospirai di piacere e ci affondai la bocca, mentre lei ridacchiava ancora più sorpresa e imbarazzata. Lo leccai in profondità, volevo cercare di fotterle il culo con la lingua il più possibile, spingendola dentro e fuori.
    
    Siccome non volevo essere egoista e volevo che fosse il più eccitata possibile, dopo un po’ scesi e le succhiai per bene anche la patata. Non era affatto male, i suoi umori erano delicati ed eccitanti, e lei cominciava ad ansimare pesantemente. Era chiaramente contenta e mi premeva la ...
    ... testa tra le natiche, così continuai a leccarle la figa per parecchi minuti. La mia testa pensava solo a cercare di incularla, ma volevo che lei provasse più piacere possibile, altrimenti difficilmente saremmo potuti arrivare a quel punto.
    
    Dopo parecchi minuti tornai a leccarle il culo. Percepii che a quel punto era ben più rilassata e allineata al mio flusso, godendo ai tocchi della mia lingua sul suo pertugio.
    
    “Anna, ti prego, posso mettertelo nel culo? Anche perché non ho un profilattico…” domandai sussurrando, voglioso come un coniglio. La situazione era rischiosa, dopotutto; avremmo potuto svegliare uno dei miei coinquilini e ci trovavamo nell’unica stanza comune della casa, quindi aggiunsi: “Possiamo andare in bagno…”.
    
    Lei rise ancora ma non disse di no. La tirai su, le ficcai per un momento la lingua in bocca e la trascinai in bagno, mentre cercava di tirarsi su i pantaloni.
    
    In bagno, la feci piegare sul water, mentre le toglievo definitivamente i pantaloni e le mutande. Quel culo era veramente stupendo. Che sorpresa! Ne gioivo eccitato. Leccai ancora l’ano, cercai di allargarlo di nuovo con la lingua, ma questa volta non mi soffermai troppo a lungo, il cazzo mi stava esplodendo. Mi abbassai i pantaloni e sputai sulla mia cappella, mentre distribuivo la saliva uniformemente con una mano e cercavo di violarle il sedere con il pollice dell’altra. Il pollice entrò senza problemi. Lei non diceva niente e ansimava. Perfetto, pensai.
    
    Appoggiai il pene sullo ...